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Assemblea oratori con la presentazione del volume ODL “Assetati di domani? Gli adolescenti lombardi e la domanda di futuro”

Un vero e proprio pellegrinaggio che all’inizio di agosto del 2018 porterà i giovani di tutta Italia a Roma per un incontro con Papa Francesco alla vigilia della celebrazione del Sinodo dei vescovi che, due mesi dopo, nell’ottobre 2018, si terrà sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. L’iniziativa, che sta prendendo forma con la Pastorale giovanile della CEI, è stata anticipata anche a livello diocesano in occasione della Assemblea Oratori di giovedì 21 settembre.

Un incontro, quello organizzato presso il Centro pastorale diocesano di Cremona e che ha visto convenire sacerdoti e laici (soprattutto giovani) impegnati negli oratori, che è stato contrassegnato in modo particolare dalla presentazione del libro “Assetati di domani? Gli adolescenti lombardi e la domanda di futuro”, decimo volume di “Sguardi di Odl”, la collana di saggi sulle sfide educative e i giovani promossa dagli oratori delle diocesi lombarde.

Una pubblicazione che mira a ricostruire l’idea che del futuro hanno gli adolescenti nati nel mezzo della rivoluzione tecnologica e della lunga crisi economica.

Il lavoro si è avvalso del contributo puntuale e competente del gruppo di ricerca IPSOS Italia, supervisionato da Nando Pagnoncelli e composto da Cecilia Pennati, Chiara Ferrari, Chiara Berardi, Cecilia Pennati, Irene Monti e Alice Tontodonati. Il gruppo ha prodotto una analisi quali-quantitativa di indubbio valore ed interesse. I dati sono stati poi offerti alla riflessione qualificata di tre voci: quella di Matteo Lancini e Riccardo Calandra, di taglio più psicologico; quella di Giorgio Prada, dall’accento più pedagogico; ed infine quella del sacerdote cremonese don Marco D’Agostino, rettore del Seminario di Cremona, che ha riletto la ricerca alla luce dell’istanza vocazionale delle Chiese lombarde. Come ha ricordato don Arienti.

L’indagine, corredata dalla narrazione di alcune buone prassi di diverse diocesi lombarde, è stata illustrata da Chiara Berardi che ha anzitutto messo in evidenza la differenza tra il modo di vedersi degli adolescenti (ottimista) e l’idea che di loro ne hanno gli adulti (particolarmente stereotipata). E proprio guardando al rapporto generazionale è emerso il ruolo predominante della famiglia (e della madre in primo luogo) rispetto alle relazioni tra pari.

È toccato quindi a don Angelo Pedrini, del Centro diocesano vocazioni di Crema, rileggere la pubblicazione in chiave pastorale, partendo naturalmente dall’attenzione al fare scelte degli adolescenti e del loro guardare al futuro, solo a media lunghezza. Nella sua relazione, rivolgendosi a sacerdoti ed educatori, ha sottolineato l’esigenza di una maturità affettiva di quanti si approcciano con gli adolescenti e l’importanza di guadagnarsi la fiducia sul campo. Quindi la proposta di quattro esperienze: la preghiera e l’ascolto della Parola con la Lectio divina, la vita fraterna, un ascolto della Parola coniugato a servizio e carità, e l’accompagnamento personale fatto di ascolto ed empatia.

In apertura di incontro l’incaricato diocesano per la Pastorale giovanile, don Paolo Arienti, ha ricordato le linee fondati dell’anno oratoriano, evidenziando gli strumenti messi a disposizione dalla FOCr per l’accompagnamento (novità il sussidio per la Mistagogia). Stimolo per la riflessione è stato anche un articolo di Sequeri: “Giovane. E poi?”.

Nel corso dell’incontro Mattia Cabrini, della Federazione Oratori Cremonesi, ha anche aiutato a fare il punto sul Sinodo diocesano dei giovani, con un bilancio del cammino fatto sino ad ora con la fase di preparazione e di ascolto e le prospettive per i prossimi mesi.

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