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Antegnate in festa per la Nostra Signora del Rosario

Un intenso fine settimana di preghiera, contemplazione e condivisione si è svolto ad Antegnte in occasione della Festa dell’Apparizione di Nostra Signora del Rosario. La festa è iniziata la sera di venerdì 4 novembre presso la chiesa parrocchiale con la veglia della vigilia, introdotta dal canto dell’Angelus prima della Messa, seguito dal rito della luce e dal coprimento dell’immagine della Madonna, rimasta coperta fino al disvelamento il giorno successivo, riprendendo un antico tradizionale rito.

La mattina del sabato si è aperta con la celebrazione delle lodi presso il santuario di Nostra Signora del Rosario, la cappella situata all’interno della chiesa parrocchiale, alla quale si può accedere dalla “Scala Santa”, percorribile solo quattro volte l’anno.

È quindi seguito un momento molto significativo e commovente nella chiesa parrocchiale gremita di tanti bambini, tra cui gli studenti delle scuole elementari e medie accompagnati dai loro insegnanti, affiancati dai molti genitori e adulti presenti per l’occasione, con lo spettacolo teatrale della compagnia “Studio Olda” che ha messo in scena una rappresentazione teatrale incentrata sul perdono e sull’intervento di Maria che duellando con un soldato francese, gli fa deporre le armi. «Fa parte della storia di questo popolo, e un popolo senza memoria è destinato a ripetere gli errori del passato – ha voluto commentare don Angelo Maffioletti, parroco di Antegnate – questa storia che viene tramandata parla di sopruso, di violenza di occupazione, ma anche di pace di riconciliazione, di perdono e di una donna che porta la pace. Il mio augurio è che anche oggi nel nostro mondo tante donne abbiano un ruolo di pace».

Le celebrazioni sono quindi proseguite nel pomeriggio con il suggestivo corteo storico lungo le vie di Antegnate: i cavalieri del gruppo storico “Pietro Micca” di Torino hanno aperto il lungo corteo di figuranti che si percorrendo le strade del paese accompagnato dalle note della banda Manara di Antegnate, è arrivato fino al santuario.

In santuario è quindi seguita la Messa presieduta da monsignor Ovidio Vezzoli, vescovo di Fidenza che ha voluto commentare l’evento appena conclusosi andando al centro dello spirito delle iniziative organizzate: «Tutto quanto abbiamo vissuto oggi si potrebbe giudicare come folclore, ma in queste cose è il cuore che conta e si può vedere l’affetto sincero di questo gesto molto bello».

La festa è proseguita Domenica 6 con l’omaggio floreale dei bambini a Maria durante la Messa del mattino e il concerto mariano eseguito dal Coro di Mozzanica nel pomeriggio.

La devozione di Antegnate

Quando nel 1705 i francesi assediarono l’antico borgo di Antegnate, nella bassa bergamasca, poco prima dell’assalto videro sulle mura una moltitudine di soldati. Erano guidati da un condottiero che prendeva ordini da una donna ferma sul soglio della chiesa: dentro l’edificio, impauriti, si erano rifugiati anziani, donne e bambini. L’esercito francese pensando di essere in posizione d’inferiorità decide di non attaccare e solo successivamente avrebbe scoperto che non vi era alcun soldato a presidiare Antegnate e che quella donna era identica alla statua della Madonna del Rosario venerata dagli abitanti del luogo.

Questi eventi miracolosi sono ancora oggi ricordati con grande fede e devozione dai fedeli della quattrocentesca chiesa di San Michele: dietro l’altare maggiore, ma in posizione elevata, si trova un piccolo santuario dedicato alla Vergine al quale si accede tramite una Scala Santa che viene aperta eccezionalmente quattro volte l’anno.

Nel piccolo santuario ancora oggi è conservata la preziosa statua della Madonna, rivestita di abiti preziosi e incoronata con corone del Capitolo vaticano.