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Anche da Cremona in marcia per la Vita

La vita va difesa, sempre: è questo, ancora una volta, il messaggio lanciato al Paese dal variegato popolo pro-life che sabato 20 maggio ha sfilato per le vie di Roma in occasione della VII edizione della Marcia nazionale per la Vita. Migliaia di persone – coppie, giovani, anziani, bambini, sacerdoti e religiosi – con bandiere e striscioni, tra cori mischiati a rosari e preghiere, hanno portato la loro testimonianza. E tra loro anche parecchi cremonesi.

Dalla città del Torrazzo, infatti, è partito per la Capitale il pullman organizzato dal Movimento per la Vita con la collaborazione di “Pellegrini con Gioia”. Al gruppo – che ha visto naturalmente la presenza del presidente del Movimento per la Vita di Cremona, dott. Paolo Emiliani – si sono aggiunte anche diverse persone di Parma, mentre svariati altri cremonesi sono arrivati a Roma con mezzi propri oppure in treno. Un viaggio che si è svolto in un clima di pellegrinaggio e preghiera.

Prima dell’arrivo a Roma gli acquazzoni facevano presagire un pomeriggio all’insegna del maltempo, ma poi il cielo si è liberato dalle nuvole e insieme al classico venticello di Roma è arrivato il sole, che ha protetto l’intera manifestazione.

 

In corteo tanti volti noti del mondo pro-life, come la scrittrice Costanza Miriano, il prof. Massimo Gandolfini leader del Family Day, Toni Brandi presidente di Pro Vita o il dott. Aletti battagliero medico della clinica Mangiagalli di Milano, che ha annunciato l’imminente pubblicazione di un suo libro. Tra i manifestanti anche il cardinale Raymon Leo Burke, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, il vescovo Athanasius Schneider e poi delegazioni di movimenti tedeschi, canadesi, spagnoli, francesi.

Alla manifestazione si è unito idealmente anche il Papa, che ha inviato un suo messaggio, a firma del cardinale Pietro Parolin, affinché «l’evento possa favorire l’adesione ai valori della vita umana e l’accoglienza di tale incommensurabile dono Divino in tutta la sua affascinante ricchezza».

«No all’aborto», la parola d’ordine, così come il rifiuto dell’eutanasia durante il lungo corteo che ha percorso via Cavour, via dei Fori Imperiali, arrivando quindi a Piazza Venezia, dove dal palco si sono alternate diverse testimonianze per la vita.

A concludere l’inteso pomeriggio Vita Virginia Coda Nunziante, portavoce della manifestazione: «La piazza è piena, siamo tantissimi. Il popolo della vita vuole essere una presenza positiva che si fa carico di difendere non solo il valore della vita, dono gratuito ed esclusivo di Dio, ma anche tutti coloro che, deboli o indifesi, non possono reagire e vengono scartati dalla nostra società edonista».

Il discorso finale della presidente della Marcia per la Vita