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Al via la Settimana liturgica nazionale, una comunità che si fa Chiesa

Riunirsi nel nome del Signore è il cuore dell’esperienza di fede cristiana. Alla luce di questa consapevolezza lunedì 23 agosto a Cremona si sono aperti i lavori della 71ª Settimana liturgica nazionale, dal titolo “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome”. Ed è stata proprio l’esperienza dell’incontrarsi a dare il via al momento celebrativo di questo evento.

Tra le mura della Cattedrale di Cremona sono arrivate oltre centocinquanta persone, che si sono riunite per condividere momenti di preghiera e di formazione.

Per la Diocesi di Cremona – come ricordato dal Vescovo Napolioni – la celebrazione della Settimana Liturgica rappresenta un «passo significativo di un cammino di rilancio che coinvolge l’intera comunità ecclesiale, non solo noi sacerdoti e vescovi». In questo senso, la risposta dei fedeli è stata significativa: ai presbiteri, consacrati e laici presenti fisicamente, si sono unite quasi duecento persone che hanno seguito gli interventi proposti dai relatori in diretta streaming.

Centro della riflessione della prima giornata è stato un approfondimento sui modi e i tempi della celebrazione, messi a tema dall’intervento di mons. Franco Giulio Brambilla – vescovo di Novara – prima, e di Ina Siviglia – docente di antropologia teologica – poi.

Da entrambe le relazioni è emersa la necessità di una riscoperta del legame tra liturgia e comunità, messa in luce anche dalla scelta del sottotitolo dell’evento: “Comunità, liturgie e territori”. Ed è stato proprio il Vescovo di Cremona a richiamare l’importanza del radicamento della Chiesa nel territorio. Sia dall’altare della Cattedrale, durante il suo intervento introduttivo, sia nella diretta con Radio Vaticana, mons. Napolioni ha voluto sottolineare quanto sia «fondamentale riscoprirsi Chiesa in uscita, ossia capace di partire dalla celebrazione liturgica per arrivare a tutti ed a ciascuno».

Significativa è stata anche la presenza di alcuni vescovi lombardi, tra cui mons. Daniele Gianotti (cui è affidata la relazione conclusiva) e mons. Maurizio Malvestiti, vescovi di Crema e Lodi, che non hanno voluto mancare a questo appuntamento. In particolare, mons. Malvestiti si è detto molto lieto di poter partecipare ai lavori della Settimana Liturgica «perché è nella riscoperta dell’unità attorno a Cristo che possiamo rimetterci, ogni giorno, in cammino come Chiesa».

Da Roma, invece, il saluto del direttore dell’Ufficio liturgico nazionale, don Mario Castellano, atteso a Cremona ma che, per sopraggiunti impegni, ha dovuto annullare la sua trasferta all’ombra del Torrazzo: «Auguro a tutti i partecipanti di vivere questa 71ª Settimana Liturgica Nazionale, se pur a tratti inedita, ma proprio per questo aperta alla novità del Padre che continua a radunarci ogni domenica, per farci fare esperienza dell’incontro con il Risorto che ci fa comunità nella comunione dello Spirito. Sono certo che anche l’impegno di queste giornate ci aiuteranno come Chiesa a ritrovare nell’Eucaristia celebrata comunitariamente, e ben celebrata con la nuova edizione del Messale Romano, la fonte della comunione e della sinodalità, pilastri di una Chiesa che si rinnova continuamente alla luce degli insegnamenti conciliari».

A un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, durante la quale anche i momenti celebrativi hanno dovuto prima essere sospesi, poi ripensati, la celebrazione della 71ª Settimana Liturgica Nazionale «rappresenta un passo di ripresa e di speranza, che ci permette di guardare al domani con maggior fiducia», secondo le parole di mons. Claudio Maniago, presidente del Centro Azione Liturgica.

Rispetto della tradizione, valorizzazione della comunità ecclesiale, incontro con i territori e sguardo rivolto al futuro: con questi impegni si è dunque avviato il cammino della Settimana Liturgica, con la certezza che la riscoperta del rito celebrativo può aiutare a cogliere la presenza del Signore laddove “due o tre sono riuniti nel Suo nome”.

 

Le relazioni integrali e le video-interviste sul canale youtube ufficiale

 

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