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Al Grest vanno in scena la vocazione e la cura del creato (VIDEO)

Tra le «belle storie» del Grest 2019 ci sono anche quelle messe in scena proprio per gli oratori cremonesi. Due spettacoli ideati come occasione di approfondimento di alcune importanti tematiche dell’estate oratoriana attraverso coinvolgenti momenti di animazione. Leggeri e accattivanti nella formula, ma per nulla scontati nei contenuti.

 

«Che cosa farò da grande?» è la domanda che fa da filo conduttore allo spettacolo dal titolo «Atamaihc» che, tra musica e divertimento, intende portare bambini e ragazzi a iniziare a pensare al proprio posto nella storia. Guidati dalla simpatia di Stefano Priori, in arte Beru, con l’accompagnamento musicale di Marco Bonini, ai ragazzi dei Grest è offerta l’opportunità di sperimentare in prima persona una innovativa applicazione tecnologica capace di svelare a ciascuno il proprio futuro. Ecco allora che da spettatori si diventa protagonisti di questo spettacolo. I ragazzi, chiamati sul palco, vestiranno a sorpresa i panni di piloti, attori, sposi ed esploratori, tra simpatici sketch e prove da superare. Un racconto che, dunque, da un oratorio a un altro non risulterà mai uguale, perché ogni volta i ragazzi potranno scrivere la loro storia. In fondo è questo il segreto dell’app «Atamaihc», che letta da un’altra prospettiva chiarisce bene l’orizzonte: il tema è quello vocazionale, visto che – pur nel gioco – si parla di «chiamata».

Photogallery della rappresentazione al Boschetto

 

La seconda proposta formulata quest’anno per gli oratori è «Goccia, la bella storia dell’acqua pura». Sotto i riflettori in questo caso ci sono Mattia Cabrini e Andrea Migliorini, due cacciatori di creature fantastiche che vogliono diventare padroni di tutta l’acqua della terra. Il racconto – arricchito dalle suggestive coreografie di Ivana Xhani – è un vero e proprio viaggio alla scoperta di paesaggi meravigliosi, culture e stili di vita. Con un particolarissimo mezzo di trasporto: a bordo di una bottiglia gigante. Uno spettacolo coinvolgente e divertente che sa trattare, con la giusta ironia, i temi dell’ecologia. Lo fa in modo avventuroso, ma con un obiettivo molto reale: raccontare che la bella storia del nostro pianeta dipende dai gesti quotidiani di tutti. Insomma, una storia fresca come l’acqua pura, che porterà a scoprire un finale che mai ci si sarebbe potuto immaginare.

Entrambe le proposte, della durata di circa un’ora, sono pensate per un pubblico composto da bambini delle elementari e delle medie, insieme alle proprie famiglie. Ideali da mettere in scena durante le attività del Grest o per una serata in oratorio.