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Al Grest “Alice on stage” … e il teatro si fa meraviglia

La Compagnia dei Piccoli e la Federazione Oratori Cremonesi, grazie alla disponibilità dell’unità pastorale Sant’Omobono, propongono a tutti gli oratori come ulteriore proposta durante il Grest, il progetto «Alice on stage». Si tratta di una narrazione teatrale della storia di Alice, rivisitata e ricca di animazione per i giovani spettatori. Il testo teatrale, elaborato da alcuni giovani delle scuole medie cremonesi, viene portato in scena dagli attori Mattia Cabrini e Eleonora Vincenti.

Racconta Cabrini: «Alice è una delle tante fiabe che ci racconta la voglia di evadere dalla realtà. Che questa fuga avvenga tramite la tana del coniglio o attraverso uno specchio poco importa, tanto come afferma il Cappellaio Matto “non si può scappare”. In questi ultimi mesi tutti, grandi e piccoli, abbiamo desiderato per qualche istante evadere dalla realtà ed è per questo che la vicenda di questa bambina ci riguarda. Alice ci mostra che occorre sempre attraversare la vita anche quando questa diventa assurda o senza senso. Lei si mette a giocare con essa, piange perché è troppo piccola di fronte al mondo e scoppia a ridere quando il mondo impazzisce. E cerca una strada per tornare al mondo reale, un po’ come tutti noi. Non a caso, senza svelare nulla, possiamo dire che Alice (interpretata dalla Vincenti) è una giovane annoiata che passa le giornate su youtube. Ma una serie di personaggi entra in scena come in un grande gioco per farle tornare la voglia di vivere e uscire con gli amici».

Ecco allora che il Cappellaio matto, lo Stregatto, il Brucaliffo o la Regina diventano occasione di cambiare lo sguardo.

«Il mondo dipende molto da come lo guardi. Così, attraverso gli altri, ci si può accorgere che può anche essere pieno di meraviglie. La storia che raccontiamo, del resto, vuole essere anche una riflessione sul tempo, ma questo si svelerà durante lo spettacolo», spiega ancora Cabrini.

La pièce, che ha debuttato giovedì scorso nell’oratorio della Cattedrale di Cremona, è richiestissimo: oltre 25 le repliche già fissate. Molte andranno in scena proprio nel teatro allestito all’interno dell’oratorio, altre invece saranno portate anche all’esterno. «Il teatro che abbiamo a disposizione conta 100 posti, ma lo riempiamo con 50, per via delle regole Covid. Poiché la diocesi è grande, in alcuni casi ci spostiamo in trasferta per poter raggiungere tutti», chiosa Cabrini.

I bambini saranno protagonisti in qualche modo dello spettacolo perché, nel rispetto delle norme vigenti, saranno coinvolti con giochi, danze e canti.

A ciascun oratorio è chiesto un contributo di partecipazione, una cifra simbolica grazie al sostegno della Federazione Oratori Cremonesi che si è resa partner di questo progetto teatrale.