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Al Cambonino festa «dell’amicizia» con le Suore Catechiste di S. Anna

È stato davvero un pomeriggio di festa, quello di venerdì 24 maggio presso la cascina “Il Cambonino vecchio” di Cremona. Una festa caratterizzata dalla presenza delle Suore Catechiste di S. Anna. Diversi i motivi di questo ritrovarsi insieme. Anzitutto ricordare il fondatore dell’Istituto religioso indiano, il missionario cremonese Silvio Pasquali, che nacque proprio nel podere Cambonino Bellani il 5 aprile 1864. Poi la presenza a Cremona della superiora generale delle Catechiste di S. Anna, madre Rose Linda Vallapally, in occasione del 50° della sua professione religiosa. Ma insieme anche un modo per dire grazia a queste suore della loro importante presenza in diocesi, in particolare nel servizio all’interno delle strutture della Caritas.

Tanti motivi di gioia che si sono fatti “sì” espresso al Signore nella Messa presieduta dal vescovo Antonio Napolioni. Presente anche l’emerito Dante Lafranconi e il parroco del Cambonino, don Alberto Martinelli, insieme a diversi sacerdoti della città legati alle suore di padre Pasquali.

Una celebrazione che, vissuta nell’aia della cascina, è stata caratterizzata da note e danze indiane, a cura delle religiose cremonesi, ad aprire la processione d’ingresso e al termine della liturgia eucaristica, tra fiori e incensi.

All’inizio della Messa nel saluto di una delle Suore Catechiste di S. Anna i motivi di ringraziamento per questa Eucaristia. Con parole di affetto per la Superiora: «Cara mamma, oggi celebri il giubileo d’oro della grazia e della fedeltà ha Dio». E ancora: «Oggi celebriamo te, la tua vocazione, la tua chiamata, la tua vita di servizio, ma soprattutto celebriamo Dio, la sua chiamata, la sua fedeltà, la sua misericordia, che è stata la luce della tua vita religiosa». Senza tralasciare neppure un pensiero per l’amato fondatore, con il processo di beatificazione che prima di essere chiuso ha previsto la ricognizione della sua salma, ritrovata intatta.

Nell’omelia il Vescovo, riprendendo dal Vangelo lo spunto del comandamento dell’amore e mettendolo in relazione allo stile missionario, fatto di partenze, affetti che si lasciano e nuovi incontri, si è voluto soffermare sull’amicizia, che nell’esperienza di un cristiano diventa «gioia del Vangelo, scritto e riconosciuto in chi si incontra». Poi il passo “non vi chiamo più servi, ma amici” è stato lo spunto per volgere lo sguardo a padre Pasquali, che si impegnò perché la schiavitù venisse combattuta, a favore di una dignità umana in cui si serve liberamente, come oggi testimoniano proprio le sue Figlie.

Prima della conclusione la parola è stata lasciata ancora a una suora per i ringraziamenti.

Poi l’invito al microfono è stato per la superiora generale che mai si sarebbe immaginata di festeggiare il proprio 50° di professione sul luogo natale del Fondatore. Quindi, in inglese, tradotta da don Maurizio Ghilardi, ha ricordato le origini di padre Pasquali che, battezzato a Picenengo, ha poi trascorso l’infanzia a S. Abbondio prima di entrare in Seminario. Dopo gli anni di ministero a Genivolta e a S. Agata la decisione di partire per la missione con il Pime, destinazione Hyderabad. Le sette ragazze riunite nel 1914 per l’attività di apostolato sono il seme della Congregazione delle Suore Catechiste di S. Anna.

Il pomeriggio si è concluso quindi con un rinfresco insieme a tutti coloro che hanno voluto condividere con le Suore Catechiste di S. Anna questa giornata di festa. Insieme alla superiora generale erano presenti anche la vicaria generale suor Japamala Vatti, la consigliera generale suor Jane Mary Basani e la coordinatrice nazionale suor Vijaya Rani Yeruva.

 

Photogallery della celebrazione