Ad Agnadello Festa della Madonna del Rosario con il 50° di sacerdozio di mons. Eliseo Ariotti e don Emilio Merisi

Nel pomeriggio di domenica 5 ottobre Agnadello ha vissuto un momento molto particolare per la vita del paese nel giorno in cui annualmente si celebra la Sagra della Madonna del Rosario. Infatti, oltre alle manifestazioni “laiche” che hanno animato  il paese, alle 18 nella solenne celebrazione eucaristica sono stati festeggiati i cinquant’anni di ordinazione sacerdotale dell’arcivescovo Eliseo Ariotti, a lungo nunzio apostolico, originario di Agnadello e che ha vissuta la sua infanzia nella frazione Sant’Antonio, e di don Emilio Merisi, che è stato vicario in paese come sua prima nomina e per tredici anni, ancora ricordato da varie generazioni di agnadellesi per il suo impegno e il “segno” lasciato nella comunità.

Alla solenne Messa era presente l’arcivescovo Gian Carlo Perego, agnadellese, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, e, oltre al parroco don Marco Leggio e al collaboratore parrocchiale don Gianpietro Rossetti, ha concelebrato don Andrea Bani; un altro agnadellese, don Giandomenico Pandini, ha seguito e coordinato la celebrazione e guidato la preghiera durante la processione. Erano assenti gli altri sacerdoti agnadellesi: monsignor Antonio Valsecchi, canonico onorario della Cattedrale di Lodi, e don Roberto Moroni, parroco di Corte de’ Cortesi-Cignone-Bordolano, perché impegnati in servizi pastorali nelle loro comunità.

Nei primi banchi erano presenti il sindaco Stefano Samarati, in veste ufficiale con la fascia tricolore, la contessa Laura Feltrinelli e i rappresentanti delle varie Associazioni del paese con i loro labari e i loro responsabili. La celebrazione è stata animata dal coro parrocchiale.

All’inizio della celebrazione il parroco ha salutato i presenti e i festeggiati, leggendo il telegramma pervenuto dalla Santa Sede con l’augurio, il saluto e la benedizione del Papa a firma del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, offrendo poi come dono della comunità ai due “cinquantenni” due dipinti dell’agnadellese Daniele Gallarati: quello donato a monsignor Ariotti raffigurante la chiesetta della frazione Sant’Antonio, quello per don Merisi raffigurante la chiesa parrocchiale.

Dopo la proclamazione del Vangelo, fatta da don Bani, e la benedizione con il Libro dei Vangeli da parte di Monsignor Ariotti, che ha presieduto la Messa, don Merisi nell’omelia ha richiamato il senso della Sagra come festa della famiglia credente, commentando la Parola di Dio e applicandola particolarmente ai preti e ai vescovi («siamo servi», come diceva il Vangelo del giorno) e ricordando il suo servizio ad Agnadello.

Dopo le Comunioni ha preso avvio la processione lungo le vie del paese con la statua della Madonna del Rosario, con il Corpo bandistico agnadellese che ha accompagnato il percorso alternando le musiche alla preghiera del Rosario guidata da don Pandini e da due collaboratori della parrocchia.

Rientrati in chiesa ha preso la parola monsignor Ariotti, ricordando la sua infanzia a Sant’Antonio e ad Agnadello e ripercorrendo il suo servizio alla Santa Sede nelle varie parti del mondo e particolarmente in nazioni spesso dalla non facile situazione sociale e politica; ha ringraziato e salutato personalmente il sindaco, raccogliendo in quel saluto il ringraziamento a tutte le rappresentanze della comunità.

La celebrazione si è conclusa con la benedizione, data insieme dei due arcivescovi.

La giornata della festa di Sagra è poi continuata e si è chiusa con i previsti fuochi d’artificio organizzati dall’Amministrazione comunale e dalla Proloco, che sono stati il degno coronamento di una intensa giornata civica e religiosa per Agnadello.