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A Scandolara Ripa d’Oglio il saluto a don Franz Tabaglio

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«La fonte della gioia è Dio, perché la sua felicità non è egoista e spalanca il suo cuore al mondo» così il vescovo Antonio Napolioni ha aperto alla speranza in Dio durante la Messa di ringraziamento e saluto a don Franz Tabaglio nella mattinata di domenica 12 dicembre nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Scandolara Ripa d’Oglio. Don Franz Tabaglio lascia le parrocchie di Grontardo, Levata e Scandolara Ripa d’Oglio a motivo degli effetti del Covid, che si fanno sentire ancora pesantemente dopo il lungo ricovero avvenuto nel marzo dello scorso anno proprio a causa del Coronavirus. Proprio la consapevolezza di non potersi dedicare a tempo pieno alle sue parrocchie l’ha portato a presentare al vescovo le propria rinuncia a parroco.

A concelebrare insieme a don Tabaglio anche don Gianpaolo Civa, già a servizio delle tre comunità con il ruolo di amministratore parrocchiale e al quale le parrocchie sono ora completamente affidate.

Nell’omelia il vescovo ha voluto porre in particolare l’attenzione alla speranza e alla gioia del Natale, proprio nella Domenica Gaudete: «Chissà se fra le tante bancarelle di Natale di questi giorni, colorate e profumate, piene di dolci e di regali, esiste una bancarella della gioia, con quella letizia che servirebbe per la festa del Natale». «La Parola ci invita ad essere lieti, una gioia leggera, ma profonda, quella che nessuno ci può togliere – ha quindi proseguito mons. Napolioni –. Noi lo sappiamo che anche fra noi, nelle nostre famiglie, ci sono persone che, pur provate dalla malattia o dalla solitudine, hanno osato amare, credere e vivere ancora, hanno saputo trasformare quel dolore in pace e gioia». Monsignor Napolioni ha quindi fatto riferimento proprio allo spirito che ha contraddistinto don Tabaglio nell’affrontare il prolungato periodo di sofferenza: «Anche don Franz ce lo sta mostrando, con il suo stile e la sua personalità, con un’obbedienza umile e fiduciosa al Signore che dà letizia, capace di non far prevalere l’angoscia ma la speranza».

Concludendo la riflessione sulla gioia, mons. Napolioni ne ha quindi evidenziato le radici: «La fonte della gioia è Dio, perché la sua felicità non è egoista e spalanca il suo cuore al mondo: un padre che dona il suo figlio per dare gioia, un Dio così è formidabile e per questo facciamo Natale, per lasciarci commuovere dalla sua fedeltà e lasciarci coinvolgere dal suo amore».

Alla celebrazione hanno anche partecipato i sindaci di Grontardo e Scandolara Ripa d’Oglio, Luca Bonomi e Angiolino Zanini. Proprio quest’ultimo, al termine della celebrazione, ha preso la parola per salutare don Tabaglio a nome dell’Amministrazione comunale e della popolazione, ringraziandolo per il tempo trascorso insieme e assicurando sempre un ricordo nella preghiera.

Quindi il ringraziamento e il saluto affettuoso e commosso letto a da Rossana Visigalli a nome del Consiglio pastorale e dell’intera comunità parrocchiale: «Comprendiamo che un sacerdote appartiene al Signore, non a se stesso e nemmeno alla sua gente, ma ugualmente le separazioni sono sempre gravose. Caro don Franz, il tratto di vita percorso insieme è stato breve, ma abbiamo potuto apprezzare la sua bontà e disponibilità che restano come seme destinato a fruttare nel tempo per la nostra comunità». Il saluto è quindi terminato con la lettura della benedizione di San Francesco rivolta al parroco e il dono di una stola, simbolo per eccellenza della dignità sacerdotale.

Prima della benedizione finale da parte del vescovo, ha preso la parola anche don Franz Tabaglio: «Sono stati quasi due anni di assenza da voi, ma durante i quali il vostro ricordo non è mai mancato – ha ricordato con commozione il sacerdote –. Un periodo di sofferenza, ma nella luce del Signore. Nei momenti di difficoltà si capiscono le cose importanti e io ho capito che dovevo aggrapparmi al Signore: la vostra amicizia mi ha aiutato anche in questo, perché da soli non ce la si fa». «Sono felice di concludere con voi questo cammino, anche se è molto doloroso – ha quindi proseguito don Franz –. Soffro a lasciare ma non l’ho voluto io, né l’ha voluto il vescovo: l’abbiamo deciso insieme, perché voi meritate un parroco a tempo pieno. Don Gianpaolo rimarrà con voi». E ancora: «Noi possiamo continuare a rimanere uniti perché in questi momenti si scopre che cosa vuol dire essere cristiani ed essere comunità». Don Franz ha quindi concluso il suo saluto con il riferimento biblico della figura di Giobbe: «Continuiamo questo cammino nella fede. In questo periodo ho riflettuto e ho capito come l’unica cosa è l’abbandono a Dio. Mi sono sentito come Giobbe, che anche nelle difficoltà non è mai mancato della fede: Dio mi ha dato Dio mi ha tolto, diceva Giobbe; se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare il male?».

Un lungo applauso è quindi seguito alle parole del parroco che lascia le comunità dopo il breve ma significativo periodo trascorso insieme. Ora don Tabaglio continuerà il proprio ministero a Cremona, in Cattedrale, dove in particolare si dedicherà al sacramento della confessione.

 

Il saluto del parroco sul giornalino parrocchiale

Carissimi parrocchiani (vi chiamo ancora cosi perché lo sarete sempre nel mio cuore) è giunto il momento di salutarci definitivamente. Non è facile per me. Qui tra voi mi trovavo bene, mi sentivo a casa, per cui lasciarvi mi procura molta sofferenza. Purtroppo le conseguenze del Covid-19 sono state troppe e, nonostante tutti gli sforzi, non si sono risolte al punto da poter riprendere il mio ministero di parroco tra di voi. Ecco perché, confrontandomi con il Vescovo, si è giunti alla conclusione che forse al momento era opportuno per me esercitare in un altro modo il mio essere sacerdote e si è optato per farmi confessare in Cattedrale. Se poi le condizioni di salute dovessero migliorare allora rivaluteremo il tutto.

Vi esorto a restare uniti nel Signore e con chi la Provvidenza vorrà assegnarvi come pastore e guida, amate il Signore e la Madonna, pregate pregate pregate perché solo cosi resterete in piedi di fronte alle difficoltà della vita, servite gli ultimi e i più poveri perché li troverete Gesù.

Avanti allora e sempre uniti nel ricordo e nella preghiera.

Don Franz

 

Profilo biografico di don Tabaglio

Don Franz Tabaglio, classe 1964, è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1993 mentre risiedeva nella parrocchia di Ca’ de’ Stefani. Dopo essere stato vicario a San Pietro al Po in Cremona (1993-1998) e a Rivolta d’Adda (1998-2002), ha ricoperto l’incarico di cappellano dell’ospedale di Cremona (2002-2008). Nel 2008 è diventato parroco di Casanova del Morbasco e Cortetano, dove è rimasto sino al trasferimento nell’unità pastorale di Scandolara Ripa d’Oglio, Grontardo e Levata, dove si è ufficialmente insediato il 29 settembre 2018.