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A Santa Monica spicca il volo il Centro di innovazione agro zootecnico-alimentare

Con la presentazione tenutasi nel pomeriggio di lunedì 7 marzo nell’aula magna dell’Università Cattolica di Cremona, presso il Campus di Santa Monica, è ufficialmente nato il Centro di innovazione agro zootecnico-alimentare, frutto dell’accordo di partenariato sottoscritto da Comune di Cremona (ente partner capofila), Provincia di Cremona, Camera di Commercio di Cremona, Università Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Milano-Polo Territoriale di Cremona, CremonaFiere.

Il Centro di innovazione agro zootecnico-alimentare ha l’obiettivo di coordinare il “Sistema Cremona”, per sostenere e innovare progetti soprattutto sulla transizione ecologica in agri zootecnia e con attenzione alla filiera lattiero casearia, costruire trasferimento tecnologico alle imprese, sostenere attività formative innovative che preparino professionalità utili alle aziende, favorire scambi internazionali di studenti e ricercatori e collaborazione con paesi in via di sviluppo, cogliere, costruire e coordinare finanziamenti, investimenti e partecipazione a bandi. Il Centro si aprirà subito ad accogliere altre realtà, pubbliche e private, imprese e aziende, da individuare tramite l’apertura di apposite manifestazioni di interesse.

Moderato da Guendalina Graffigna, professore ordinario e direttore di EngageMinds HUB – Consumer & Health Research Center – Facoltà di Scienze agrarie, alimentari, ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’incontro si è aperto con il saluto del prof. Marco Trevisan, preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, intervenuto a nome del rettore Franco Anelli.

Sul contenuto e l’importanza di questa importante iniziativa e soprattutto gli impegni che si prospettano per lo sviluppo del nostro territorio, si sono concentrati gli interventi del sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, di Gian Domenico Auricchio, commissario straordinario della Camera di Commercio di Cremona, del vicepresidente della Provincia di Cremona, Giovanni Gagliardi, e di Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere.

All’incontro ha portato il proprio contributo Fabrizio Sala, assessore per l’Istruzione, università, ricerca, innovazione e semplificazione di Regione Lombardia, che si è soffermato sulle modalità di definizione della prossima programmazione FESR per la sua migliore integrazione con quella del PNRR nell’ambito della Ricerca – che ha dichiarato, tra l’altro, come l’Accordo può approcciarsi perfettamente ai prossimi bandi regionali – mentre Paolo Voltini, presidente di Coldiretti, e Riccardo Crotti, presidente della Libera Associazione Agricoltori, sono intervenuti sull’importanza dell’agricoltura innovativa nell’ambito della valorizzazione del made in Italy e del sostegno alle imprese agricole, anche alla luce della complessa situazione attuale.

Le attività formative, di innovazione e di ricerca, di relazione con imprese in ambito agri food in sinergia con le imprese stesse sono state al centro dei rappresentanti degli altri due partner dell’Accordo: l’Università Cattolica, con Lorenzo Morelli, direttore DiSTAS – Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile – Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, e il Politecnico di Milano, con Gianni Ferretti, prorettore del Polo territoriale di Cremona del Politecnico.

Qual è e quale possa essere la diplomazia alimentare dell’Italia e il ruolo che in tal senso possono svolgere i territori lo ha spiegato il ministro plenipotenziario Stefano Gatti, inviato speciale per la sicurezza alimentare del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale: per Stefano Gatti la sfida è quella della sicurezza alimentare e sempre più si sta parlando, a livello internazionale, di filiera. Sottolineando il rapporto intenso instaurato ormai da tempo con Cremona, il ministro plenipotenziario ha annunciato che Cremona, attraverso il prof. Lorenzo Morelli, sarà chiamata a far parte del gruppo che si occuperà di zootecnia sostenibile.

L’evento, al quale hanno partecipato i rappresentanti di tutta la filiera di produzione e trasformazione del territorio, ha visto infine il contributo di Maurizio Martina, vicedirettore generale aggiunto della FAO, che, in collegamento da remoto, si è soffermato sul tema dell’innovazione e sostenibilità nell’agricoltura e nella zootecnia con particolare attenzione alle collaborazioni e agli scambi con i Paesi in via di sviluppo, soprattutto in questa delicatissima fase. Martina, esprimendo il suo apprezzamento per l’accelerazione che ha portato all’Accordo di partnenariato, ha dichiarato che questo rappresenta un tassello importante in quello più ampio riguardante l’innovazione in campo zootecnico che la FAO sta portando avanti: anche per questo verranno messe a disposizioni conoscenze e competenze assicurando pieno appoggio a quanto Cremona sta realizzando.

I prossimi passi, come sintetizzati dal sindaco Galimberti in chiusura, sono l’esecuzione degli impegni oggi presentati, la convocazione del Comitato di indirizzo e del Comitato scientifico previsti dall’Accordo, l’apertura del bando per permettere l’ingresso di realtà private, l’incontro con categorie e realtà economiche per favorire lo scambio con le Università, il proseguimento intenso e proficuo del lavoro intrapreso con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, la FAO, la Regione Lombardia sul fronte dei finanziamenti e dei progetti, il coordinamento con altri enti, quali ad esempio, il Cluster di Lodi e l’ANCI, per costruire alleanze verso altri territori sia in Lombardia che in Emilia.