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A Santa Monica la panchina rossa, simbolo anti-violenza

Un pomeriggio ricco di spunti quello che si è vissuto ieri nel campus di Santa Monica dell’Università Cattolica a Cremona.


Nell’ambito della Settimana del dono, la kermesse che da cinque anni anima le aule del campus con la presenza di testimonial, eventi ed esperienze legate al tema del dono e del donarsi, è stata inaugurata dalla professoressa Raffaella Iafrate, delegata del Rettore per le Pari Opportunità, la panchina Rossa, simbolo del rifiuto alla violenza sulle donne riconosciuto a livello nazionale e internazionale: «Un’occasione preziosa per incontrare la comunità di Cremona – ha spiegato Iafrate -. Abbiamo pensato di collocare qui, come già fatto in altri campus del nostro ateneo, un simbolo noto come la panchina rossa legandolo alla settimana del dono, perché siamo convinti che la relazione con l’altro sia strettamente legata al tema del donarsi e sia centrale nella lotta alla violenza». Un tassello che racchiude al suo interno una grande complessità e profondità e che, precisa la professoressa: «Si aggiunge al percorso che da anni l’ateneo sta percorrendo sul tema delle pari opportunità e sull’attenzione alla dignità della persona, che in Cattolica abbiamo sempre inquadrato all’interno di una prospettiva antropologica, culturale ed etica che parte dalla visione di ogni persona nella sua unicità differenziante, e che condanna di conseguenza ogni forma di prevaricazione». Un percorso che include azioni che rimandano «all’attenzione alla parità di genere, anche in ambito professionale, alla protezione di tutte le forme di fragilità, che passano anche dall’attenzione di un linguaggio inclusivo che eviti le derive del razzismo, dell’ageismo e del sessismo, purtroppo ancora molto presenti in una certa forme di comunicazione, fino all’elaborazione di linee guida per il sostegno delle studentesse e degli studenti che vivono l’esperienza di maternità e paternità»

Sempre ieri pomeriggio una folta rappresentanza di studenti, ha preso parte alla nascita del giardino ispirato all’Orto dei Semplici, costituito da specie arboree dedicate ai diversi corsi di laurea del Campus, che daranno un nuovo volto all’antico giardino del campus di Santa Monica. Dopo i saluti dei professori Ilaria Galavotti, Paolo Sckokai, Fabio Antoldi e del vicedirettore di sede Matteo Burgazzoli, è stato il preside Marco Trevisan a illustrare il progetto «realizzato grazie al supporto della nostra facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e in particolare del lavoro e dello studio dei professori Lorenzo Stagnati e Tito Caffi, che hanno ideato questa ipotesi ispirandosi proprio al luogo antico e bellissimo in cui ci troviamo, un monastero pieno di storia e futuro insieme». «Questo giardino» ha continuato Trevisan «rappresenta a pieno il Dono della natura; sarà sostenibile, facile da gestire, costituito da piante perenni con aiuole con colori e periodi di fioritura differenti, a simboleggiare il passare delle stagioni, assicurando il massimo della sua bellezza all’inizio dell’estate. Un giardino dei semplici -ha concluso il preside- che crescerà con voi e che ritroverete anche dopo la vostra laurea, quando avrete voglia di ritornare nei luoghi dove avete trascorso gli anni più belli della vostra vita».