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A Roma una settantina di cremonesi al Giubileo degli ammalati

Ci sarà anche una delegazione cremonese al Giubileo degli ammalati e delle persone disabili in programma a Roma dal 10 al 12 giugno. Due, infatti, i pullman organizzati dalla Sottosezione cremonese dell’Unitalsi che, guidata dalla presidentessa Maria Enrica Lambri con l’assistente don Maurizio Lucini, accompagnerà nella Capitale 13 persone in carrozzina, con 30 volontari, il resto si tratta di pellegrini a amici della benemerita associazione.

 

Il programma del pellegrinaggio

La partenza del gruppo cremonese è prevista intorno alle 7.30 di venerdì 10 giugno da Cremona. Il ritrovo dei partecipanti in piazza della Libertà, dove gli oltre 70 iscritti prenderanno posto sui mezzi: due pullman, di cui uno attrezzato con pedana per disabili.

A Roma la prima tappa sarà presso la basilica di San Paolo fuori le Mura per la Messa (ore 17), quindi la sistemazione presso l’albergo Casa Bonus Pastor. Dopo la cena, presso la cappella della Madonna della Perseveranza, all’interno della struttura d’accoglienza, sarà proposto un momento di adorazione con possibilità di confessarsi.

Intensa la mattinata di sabato 11 giugno che, dopo la Messa del mattino in albergo, sarà caratterizzata dal cammino Giubilare con passaggio della Porta Santa di S. Pietro, dove non mancheranno momenti di preghiera oltre alla visita della basilica. Nel pomeriggio previsto un tour della città.

A caratterizzare quindi la conclusione del pellegrinaggio sarà l’incontro con Papa Francesco nella Messa presieduta dal Santo Padre alle 10 in piazza S. Pietro di domenica 12. La celebrazione sarà preparata con canti e testimonianze sul tema “Quando sono debole sono forte”.

Dopo il pranzo, inizierà il viaggio di ritorno a Cremona.

 

Il senso dell’iniziativa

“Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è viator, un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata. Anche per raggiungere la Porta Santa a Roma e in ogni altro luogo, ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Esso sarà un segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio”.

«Queste parole di Papa Francesco, nella bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia, ci hanno spinto – spiega don Maurizio Lucini, assistente della sottosezione di Cremona dell’Unitalsi – a organizzare il pellegrinaggio in occasione del Giubileo dei malati a Roma. Per gli anziani e i malati che verranno sarà un’occasione preziosa per sperimentare la grazia consolante della misericordia di Dio condividendo con tanti altri infermi il passaggio della Porta Santa della Basilica di S. Pietro e la celebrazione eucaristica con Papa Francesco. Certamente malati ed anziani potrebbero e possono cogliere i frutti del Giubileo anche stando a casa propria o varcando la Porta Santa della nostra bella Cattedrale, ma far esperienza di popolo in cammino all’interno di una chiesa che ha un respiro mondiale, come a San Pietro, e pregare con il Santo Padre credo sia un’aggiunta di segni altamente significativi e di forte consolazione spirituale e non solo».