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A Rivarolo del Re l’ingresso di don Giuseppe Allevi

L’ingresso di don Giuseppe Allevi, nel tardo pomeriggio di sabato 23 settembre a Rivarolo del Re, ha unito in festa più comunità: oltre a quelle di Rivarolo del Re anche Robecco d’Oglio (dove è stato parroco negli ultimi dieci anni) e Misano Gera d’Adda (suo paese di origine).

La Messa di insediamento del nuovo parroco di Rivarolo del Re e delle frazioni di Brugnolo e Villanova, presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, si è svolta alle 18, preceduta dal saluto del sindaco di Rivarolo del Re. Marco Vezzoni. Nelle parole del primo cittadino un breve quadro su Rivarolo del Re: «I residenti sono 1960 in 800 nuclei familiari, 220 sono stranieri, 280 anziani. Si registrano 12 o 15 nascite all’anno. Molti giovani vanno all’estero per lavoro». Poi rivolto al nuovo parroco: «Entrambi siamo stati eletti per servire il popolo. Un augurio di collaborazione per scrivere nuove pagine di vita di paese che sia serena», ha detto portando anche i saluti del missionario don Luigi Brioni e di suor Maria Stefana, concittadini rivarolesi.

Quindi l’ingresso dei sacerdoti nella chiesa affollata. Insieme al Vescovo e a don Allevi anche padre Francesco Zambotti (il fondatore delle Tende di Cristo, che ha dato lettura del decreto di nomina) e don Gianfranco Castelli (da Misano); oltre ai ministri straordinari dell’Eucarestia Giampietro Favagrossa e Guglielmo Decò.

La celebrazione è stata animata con il canto dal coro diretto dal maestro Daniele Dall’Asta di Bozzolo ed all’organo del 1770 il maestro Ugo Boni di  Sabbioneta.

Sempre spiccato il sorriso di don Giuseppe Allevi, che è stato salutato, a nome delle tre comunità di Rivarolo, da Clotilde Federici: «Le nostre tre piccole comunità – ha detto – stanno facendo un cammino insieme nell’unione. Abbiamo tre chiese restaurate, un oratorio all’avanguardia per ogni iniziativa, strutture vive. Le confermiamo il nostro impegno. Tanti bambini di un tempo, oggi adulti, portano con sé i valori appresi all’oratorio». In dono al nuovo parroco come benvenuto una formella in ceramica.

Nell’omelia mons. Napolioni ha guardato al ministero del nuovo parroco, prendendo spunto in particolare dalla parabola evangelica della vigna.

Nel suo saluto al termine della Messa, don Allevi ha ricordato la felice concomitanza con la memoria liturgica di san Pio da Pietrelcina e l’emozione per avergli parlato. Quindi la citazione di una frase di santa madre Teresa di Calcutta, proseguendo: «A Rivarolo del Re avete avuto miracoli di amore e di affetto. Don Luigi Pisani mi ha inviato un augurio dicendomi quanto vi ha amato. Mi accogliete a scatola chiusa, fidandovi, già ben disposti».

Ad accompagnare il nuovo parroco anche i familiari, giunti per l’occasione da Misano: la sorella Maria Pia Allevi, emozionata anche dalla distanza di 102 km, il cognato Enrico Fenili, i nipoti Dario e Riccardo, alcuni cugini.  Nelle prime file le autorità rivarolesi: insieme al sindaco anche il comandante dei Carabinieri, Stefano Rossolini, i vertici del Consorzio Casalasco del Pomodoro (il presidente Paolo Voltini e il direttore Costantino Vaia).

Dopo la Messa la festa è proseguita con l’Apericena per tutti, cucinato impeccabilmente dalle cuoche dell’oratorio a base di antipasti, panini con salumi, risotto, frutta, una mega torta e dolci. I parrocchiani nuovi e vecchi e i familiari si sono uniti in scambi verbali ed in saluti. Qualche lacrima di congedo.

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