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A gennaio tre incontri per collaboratori parrocchiali a servizio della comunicazione

Riuscire ad intercettare il continuo dialogo tra generazioni, visioni del mondo e orizzonti di senso di uomini e donne del nostro tempo è il sogno di ogni evangelizzatore. È il motivo per cui la Chiesa esiste: l’annuncio e la testimonianza avvincente della novità cristiana entrata nella storia. Oggi questo ininterrotto scambio/contaminazione avviene in modo decisivo attraverso la comunicazione. Inutile negarlo: le tecnologie stanno trasformando non solo l’informazione ma il sentire (anche religioso) delle persone, il mondo sommerso delle emozioni e delle decisioni, le relazioni e l’appartenenza.

Le comunità cristiane, clero e laici, faticano a prendere sul serio il cambiamento, per svariati motivi. A volte l’insofferenza dinanzi all’invadente superficialità, a volte il disagio di sentirsi “superati”, oppure maltrattati da un’informazione che non si ferma dinanzi a nulla, anche a rischio di scadere in pettegolezzi o gratuite malignità. Ma forse il motivo più rilevante sta nel sentirsi inadeguati, impreparati. Fuori gioco. Un lusso che non possiamo permetterci come Chiesa. Non possiamo fingere di non saperlo.

È necessario tornare ad investire, anzitutto nella formazione di collaboratori parrocchiali a servizio della comunicazione. A partire dai più giovani. E poi ricostruire una rete di contatti e di sostegno reciproco, trasversale alle comunità cristiane di Unità e Zone pastorali, dove fosse necessario.

Per questo l’area pastorale “Capaci di cultura e comunicazione” ha scelto di proporre nelle zone della diocesi tre serate per gettare le basi di un nuovo convergente impegno ecclesiale. Don Enrico Maggi e don Attilio Cibolini (in forza alla comunicazione diocesana), il parroco don Federico Celini e il dott. Claudio Gagliardini si alterneranno sui territori della diocesi su tre impegnative tematiche, nei lunedì 14, 21 e 28 gennaio 2019:

  • Comunicazione, grembo che genera nuova cultura: la trasformazione in atto richiede consapevolezza, per misurarne le ricadute pastorali;
  • La parrocchia fa notizia nel mare dell’informazione: la scommessa della comunicazione parrocchiale (anche quella “ordinaria”) e le collaborazioni che si possono attivare con i media della Diocesi;
  • Vangelo e web: la Chiesa alla prova dei social: come abitare da laici cristiani nella rivoluzione digitale fatta di interazione e partecipazione.

 

Locandine zonali per gli incontri sulla comunicazione
Zona 1     Zona 2     Zona 3     Zona 4

 

Destinatari delle tre serate sono quanti in parrocchia vogliono mettersi al servizio della comunicazione e dell’annuncio cristiano attraverso i media, i collaboratori dei notiziari parrocchiali, quanti si dedicano alla formazione di giovani o adulti, quanti possono svolgere un servizio in questo ambito per i Consigli pastorali parrocchiali.

Gli incontri avranno come sede Il Centro di Spiritualità di Caravaggio (Zona1), l’oratorio di Casalbuttano (Zona 2), il Seminario diocesano (Zona 3) e l’Oratorio di Sospiro (Zona 4). Consigliabile partecipare all’intero ciclo di incontri, che inizieranno sempre alle 21.

 

Brochure generale delle proposte formative zonali
Zona 2        Zona 3        Zona 4