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A Fontanella l’insediamento di don Bislenghi: «Con voi per volare in alto»

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«Saper volare in alto assieme a voi, verso il paradiso». Con questo proposito don Antonio Bislenghi si è presentato ai fontanellesi dei quali, a seguito del suo ingresso ufficiale nella mattinata di domenica 14 settembre, è a tutti gli effetti il nuovo parroco. Nella parrocchia di San Cassiano martire don Bislenghi, mantovano, 53 anni il prossimo 20 ottobre, prende il posto del covese don Diego Poli, destinato al servizio dei migranti italiani in Svizzera.

Ad accogliere il nuovo parroco, sul sagrato della chiesa parrocchiale, è stato il sindaco Mauro Brambilla (con lui gli altri rappresentanti dell’amministrazione comunale) poco prima delle 10.30. «Caro don Antonio, – ha detto il primo cittadino rivolgendosi alla nuova guida spirituale della comunità – Fontanella è una comunità semplice ma viva e generosa e le apre le porte non solo della chiesa ma anche delle case, delle associazioni, dei luoghi d’incontro e dei cuori di ciascuno di noi». E ancora: «Siamo certi che lei porterà con sé entusiasmo, spirito di comunità e disponibilità».

 

Il saluto del sindaco di Fontanella

 

Poi la Messa, presieduta dal vescovo Antonio Antonio e concelebrata da alcuni alcuni sacerdoti diocesani legati a don Bislenghi. La celebrazione, animata dalle voci dei cantori della corale parrocchiale, è iniziata con la lettura, da parte del vicario zonale mons. Giansante Fusar Imperatore, del decreto di nomina di don Bislenghi.

A seguire, il saluto di Benedetta Frosi, a nome dei parrocchiani: «L’atteggiamento necessario da parte di tutti – ha affermato la rappresentante del Consiglio pastorale in un passaggio del suo intervento – è quello dell’ascolto e questo sarà il nostro impegno sincero: l’ascolto vicendevole e la stima reciproca per fare comunione fra tutte le realtà che operano all’interno della parrocchia».

 

Il saluto della rappresentante parrocchiale

 

Del ruolo del parroco in una comunità, e più in generale del ruolo del prete, ha parlato il vescovo nell’omelia, prendendo spunto dalla festa della Santa Croce, che la Chiesa celebra in questa domenica, e dalla figura di Simone di Cirene: «Il prete, il parroco è uno che sta attaccato a Gesù sulla via della Croce, che suda con Gesù, che lascia che il sangue di Gesù lo sporchi e gli rimanga addosso». E ancora: «Questa è la comunità cristiana, non solo il prete. Siamo tutti insieme Cirenei di questo mondo. Questo è il nostro mondo e tutti noi siamo mandati ora ad abitarlo, amarlo, salvarlo con Gesù».

 

L’omelia del vescovo

 

Al termine della Messa, come vuole la consuetudine nelle cerimonie d’ingresso dei parroci in diocesi di Cremona, don Antonio Bislenghi ha preso la parola per un saluto alla sua nuova comunità. «Le parrocchie devono insegnare alla gente a volare – ha detto –. Prima di tutto devono imparare a farlo i preti. Librarsi in alto è qualcosa di bellissimo e questo è essere cristiani: saper volare in alto. Io vorrei, assieme a voi, provarci tenendo presente che il volo non è fine a se stesso ma che ha un fine ultimo che è il Paradiso. E allora mi auguro che in questi anni di provare con voi a volare verso questa meta finale che è il paradiso».

 

Il saluto del nuovo parroco

 

La mattinata si è conclusa con un momento di festa presso la struttura parrocchiale di via Garibaldi, dove è stato offerto un rinfresco a buffet e la comunità ha potuto incontrare e salutare il nuovo parroco.

 

 

Biografia del nuovo parroco

Don Antonio Bislenghi, classe 1972, originario di Tornata, è stato ordinato sacerdote il 16 giugno 2001. È stato vicario parrocchiale a Pizzighettone (2001-2008) e a Cremona nella parrocchia di S. Imerio (2008-2015). Dal 2015 era parroco di Annicco e Grontorto e dal 2018 anche di Barzaniga. Ora il vescovo l’ha scelto come nuovo parroco di Fontanella in sostituzione di don Diego Poli.