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A Castelleone l’ultimo saluto a don Silvio Spoldi (AUDIO e FOTO)

Nel pomeriggio di martedì 12 febbraio, nella chiesa parrocchiale di Castelleone, il vescovo Antonio Napolioni ha presieduto le esequie di don Silvio Spoldi, deceduto domenica 10 febbraio all’età di 92 anni, di cui 67 di ministero.

La liturgia è stata concelebrata dal vescovo emerito mons. Dante Lafranconi, dal clero della parrocchia di Castelleone e da molti sacerdoti che hanno collaborato e conosciuto don Silvio nella sua lunga missione sacerdotale.

Alla celebrazione, che ha visto la partecipazione di molti parrocchiani, era presente anche il sindaco di Castelleone, Pietro Fiori, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, affiancato dal comandante della locale stazione dei Carabinieri, maresciallo Fioravante Vilei.

Mons. Antonio Napolioni ha iniziato la celebrazione delle esequie ricordando che “Don Silvio ci chiede di vivere quest’ora con una grande fiducia in Colui a cui noi ci rivolgiamo, il Padre, e in Colei che intercede per noi, la Madre della Misericordia, e nella Comunità, il popolo santo di Dio in cui Cristo è risorto; dunque la certezza che egli ha predicato diventa per noi l’ancora della speranza”.

Nell’omelia il Vescovo, commentando il passo della Genesi sulla Creazione, ha sottolineato come il vero compito di ogni cristiano è essere figlio di Dio, ma soprattutto ricordarsi che siamo creature e non creatori, il Creatore ci ha salvato e ha posto il suo sguardo di amore sulle creature. La vita è un’alternanza di riposo e di lavoro, ma il lavoro più importante è la relazione con gli altri e questo vale ancora di più per i sacerdoti. Questo è anche il lavoro delle anime in Cielo, trasferire la relazione per noi che restiamo sulla terra.

Mons. Antonio ha poi letto alcuni passi del testamento spirituale di don Silvio, nel quale ringrazia Dio e la Madonna per il dono della vita e del sacerdozio, ricorda con affetto e riconoscenza tutte le comunità dove ha prestato la propria opera sacerdotale, in particolare il Santuario di Castelleone, e invita ad amare sempre la Madonna.

Prima della benedizione finale anche il vescovo Dante ha voluto ricordare don Silvio, colto sulla porta del Santuario mentre accoglie e benedice i pellegrini durante la processione, senza stancarsi, segno dell’inesausta misericordia di Dio e della Madonna. Per don Silvio le porte del Santuario dovevano essere sempre aperte perché erano il segno del cuore di Maria sempre aperto ad accogliere ogni persona.

Al termine della Messa, dopo la benedizione, il feretro è stato tumulato nella Cappella dei sacerdoti del locale cimitero.

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Profilo di don Silvio Spoldi

Nativo della Parrocchia di San Bassano, classe 1926, don Silvio Spoldi ha svolto il suo ministero come vicario parrocchiale inizialmente a Grumello Cremonese e poi, dal 1954 al 1967, presso la parrocchia dei Ss. Giacomo e Agostino in Cremona.

Ha guidato come parroco le comunità di Torricella del Pizzo (dal 1967 al 1975) e di Commessaggio (dal 1975 al 1989), per poi proseguire il suo servizio al Vangelo a Castelleone come custode del Santuario della Beata Vergine della Misericordia, fino al 2011.

Dal 1994 al 2012 è stato anche coordinatore diocesano dei gruppi di preghiera “San Pio da Pietrelcina”.

Dal 2011 risiedeva presso la Fondazione Brunenghi di Castelleone.