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A Cassano d’Adda festa con il Vescovo per il 50° della chiesa di Cristo Risorto

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Sono passati cinquant’anni da quel 5 maggio del 1973, giorno della dedicazione della chiesa di Cristo Risorto, a Cassano d’Adda. Un traguardo, quello del mezzo secolo del luogo di culto situato nell’omonima via, che le parrocchie di Cassano d’Adda hanno ricordato nella serata di venerdì 5 maggio con una Messa solenne che il vescovo Antonio Napolioni ha presieduto proprio in una Cristo Risorto gremita di fedeli per quest’occasione così speciale. Con lui hanno concelebrato il parroco don Vittore Bariselli e i sacerdoti dell’unità pastorale cassanese, insieme anche ai preti che a Cristo Risorto hanno prestato servizio. Molto partecipata la Messa, accompagnata nel canto dalla corale parrocchiale ed animata, quanto al servizio liturgico, dagli ex chierichetti.

A don Bariselli il compito del saluto iniziale al vescovo, ai sacerdoti e ai fedeli presenti, nel quale ha ricordato la figura don Carlo Valli: nel 1969 partì da lui, allora parroco di Cassano, l’idea della costruzione della chiesa di Cristo Risorto.

Ascolta il saluto del parroco

«Non siete solo una chiesa, una parrocchia – ha risposto il vescovo – ma siamo un territorio con altri territori, un popolo con altri popoli. Nel tempo e nello spazio siamo uniti a Cristo Gesù».

Nell’omelia monsignor Napolioni ha esordito domandandosi quale sia la vera Chiesa di Cristo Risorto. Qual è la chiesa di Cristo Risorto che noi stiamo diventando? Tre le risposte individuate dal vescovo, tante quante le immagini di chiesa rappresentate da Cristo Risorto.

«La più potente è questa – ha detto –: la chiesa di Cristo Risorto è un sepolcro vuoto. Nel momento in cui siamo Chiesa di Cristo ci gettiamo la morte alle spalle. E lo facciamo se davvero ogni giorno ci apriamo a quella notizia che fa sì che i cristiani siano un po’ diversi dagli altri». La seconda immagine di Chiesa proposta è stata quella del cenacolo degli apostoli. «Lì, nel cenacolo – ha detto il vescovo – insieme gli apostoli ricevettero lo Spirito Santo e trovarono la forza di non aver paura. Com’è il nostro cenacolo? C’è Lui fra noi? Fare 50 anni di memoria di una chiesa dev’essere un grande bagno alla sorgente. È nel cenacolo che nasce la missione, il cammino verso il cielo». La terza Chiesa il Cielo: «Dove c’è posto per tutti e tutti staremo abbracciati con il Padre e con il Figlio».

«Tutto questo – ha concluso il vescovo Napolioni – è tracciato con una strada. Ecco quindi che la chiesa in Cristo Risorto apre una strada e si sparge lungo le vie. Non dobbiamo avere paura del futuro, che è attirato da Cristo Risorto. Se percepiamo il suo passaggio sappiamo chi seguire anche dentro il frastuono e la confusione del nostro tempo».

Ascolta l’omelia del vescovo

La Messa ha aperto un programma di eventi per il 50° della dedicazione che prevede anche una mostra a carattere storico, allestita nel salone prospiciente il bar, e che prosegue nella giornata di sabato 6 maggio alle 16 con le visite guidate alla chiesa a cura del Gruppo Guide Cassanesi e in serata la cena seguita alla 22 da uno spettacolo pirotecnico. Domenica 7 maggio ancora con le visite guidate alle 16 e, dopo la cena, una serata musicale.

 

Cristo Risorto: la  storia

La chiesa di Cristo Risorto nacque sul progetto di Antonio Faranda, basato sul modello di un ovile dedicato a Cristo Risorto buon pastore che accoglie e custodisce il suo gregge. A Pasqua del 1970 venne annunciata alla comunità l’idea di costruire questa chiesa. Al 6 settembre dello stesso anno risale la posa della prima pietra. Il 12 dicembre 1971 venivano già celebrate le cresime, nonostante mancasse ancora il pavimento e sulle porte ci fosse ancora il cellophane. La sera del 5 maggio 1973, Giuseppe Amari, allora vescovo di Cremona, dedicava questa chiesa a Cristo Risorto. Si percepiva la gioia di aver raggiunto l’obiettivo: una chiesa a servizio del quartiere per la celebrazione della messa, la catechesi ed altri servizi religiosi. Dopo la nascita della parrocchia ogni aspetto della vita parrocchiale prese forma sotto la guida del parroco, del vicario e dei consigli parrocchiali e dell’oratorio.