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A Caravaggio festa per i 10 anni dell’Unione corale “Don Domenico Vecchi”

Una domenica storica, quella di domenica 19 novembre, al Santuario Santa Maria del Fonte di Caravaggio, che ha visto 300 cantori animare in modo solenne la Messa delle 17.30 presieduta dal vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni. L’occasione per festeggiare i 10 anni di costituzione dell’Unione corale “Don Domenico Vecchi” e il 25° della scomparsa di don Vecchi, avvenuta a breve distanza da quella del vescovo Enrico Assi, dopo la visita di Papa Giovanni Paolo II al Santuario di S. Maria del Fonte.

La celebrazione, iniziata con il canto del “Locus Iste”, è stata concelebrata dai sacerdoti delle diverse realtà corali che hanno aderito all’iniziativa, provenienti dalle comunità – della diocesi di Cremona e non solo – di Arzago d’Adda, Capralba, Cassano d’Adda, Brignano Gera d’Adda, Roccafranca, Fornovo San Giovanni, Treviglio, Castel Rozzone, Bariano e Mozzanica.

La celebrazione, accompagnata all’organo dal maestro Luca Legnani, è stata arricchita anche dalla presenza di un quartetto di ottoni (maestri Ghezzi, Salvi, Stabilini e Blini).

«Vi ringrazio di cuore e spero che questa collaborazione continui a vivere – ha detto Vanni Pozzoli, presidente dell’Unione corale -. Oggi inizia un percorso di cammino insieme e siamo sicuri che don Domenico Vecchi ne sarà soddisfatto perché dal Cielo continua a dirigere e a cantare con noi».

«Una vera e gioiosa assemblea che canta e loda il Signore», ha affermato il vescovo Napolioni. Che ha proseguito: «Anche Maria ha cantato. I Vangeli non ci dicono come fosse la voce di Maria, ma possiamo immaginarla». Quindi rileggendo il brano evangelico della Domenica ha proseguito: «Anche voi qui, stasera, state esprimendo i vostri talenti per mettervi in servizio di Lui».

«La bellezza di questa celebrazione – ha precisato il Vescovo – si deve tradurre in un sussulto di fede, speranza e carità… In un sì a Cristo che ci dice: spenditi!». E ancora: «Sarà così che i giovani si accorgeranno di quel di più di gioia e di grazia che traspare da tutti noi».

Al termine della celebrazione i cantori più giovani dell’Unione corale, quale simbolo di speranza anche nel contesto del Sinodo dei Giovani, hanno consegnato al Vescovo e al rettore del Santuario, don Antonio Mascaretti, due dipinti. Inoltre un ricordo della giornata è stato consegnato, dal presidente Pozzoli insieme al vescovo Napolioni, ai direttori dei diversi corsi.

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L’Unione corale “Don Domenico Vecchi”

Nel 2007, a quindici anni dalla scomparsa di don Domenico Vecchi, un gruppo di cantori appartenenti alle parrocchie di Caravaggio, Cassano d’Adda, Misano Gera d’Adda, Fontanella (suo paese natale) e, successivamente, Brignano Gera d’Adda e Fornovo San Giovanni hanno cominciato a cantare insieme durante i concerti natalizi in sua memoria, costituendosi in associazione nel maggio del 2013. Nasce così l’associazione di promozione sociale “Unione corale don Domenico Vecchi, con sede a Caravaggio, grazie all’apprezzamento e all’accoglienza del parroco don Angelo Lanzeni, con il sostegno di alcuni amici che ne hanno curato le fasi di costituzione in Associazione, di affezionati sponsor e con il coinvolgimento di altre persone come collaboratori e simpatizzanti.

I fondatori dell’Associazione sono i seguenti: Giovanni Merisio (Schola cantorum di Caravaggio), Armando Vecchi (Schola cantorum di Fontanella e fratello di don Domenico), Dario Gandini (Schola cantorum di Cassano d’Adda), Silvia Paloschi (Corale di Misano di Gera d’Adda e nipote di don Domenico), Fabiana Nisoli (Schola cantorum di Brignano), Fiorenzo Bano (Coro della Casa di riposo di Brignano), Luigi Moretti (Fontanella), Gianluigi Colombo (Fontanella) e Vanni Pozzoli (Caravaggio).

Ad oggi, l’Associazione registra l’adesione di più di 90 soci (quasi tutti cantori con i loro direttori di riferimento) e all’attività concertistica originaria ha aggiunto la collaborazione con il Santuario di Caravaggio. Infatti, sotto la guida di don Gino Assensi e dell’attuale rettore don Antonio Mascaretti, l’Unione corale ha iniziato a partecipare alle diverse celebrazioni religiose per solennizzare le principali festività mariane.

Lungo tutto il decennio di attività, l’Unione corale è stata diretta dal maestro Giovanni Merisio di Caravaggio, la cui sensibilità musicale e liturgica, bravura e pazienza, ha consentito al gruppo di amalgamarsi e formare un corpo unico e compatto, capace di svolgere positivamente un servizio liturgico assai prezioso e raggiungere obiettivi di grande soddisfazione personale.

Il paziente lavoro di preparazione dei cantori è stato sostenuto con uguale dedizione, coinvolgimento personale e bravura, in piena sintonia con il maestro Merisio, dai direttori Silvia Paloschi, Fabiana Nisoli, Luigi Moretti, Renato Zigatti, Dario Gandini, Gianluigi Colombo, alcuni dei quali facenti parte del gruppo costituente l’Associazione.

 

Don Domenico Vecchi

Don Domenico Vecchi nacque a Fontanella nel 1939. Ordinato sacerdote nel 1964, è stato vicario a Cassano d’Adda (1964-1974), Antegnate (1974-1975). Quindi il trasferimento a Caravaggio, prima in qualità di vicario e, dal 1987 come cappellano del Santuario.

Un sacerdote semplice, umile e cordiale, amante della montagna e della compagnia degli amici, oltre che della musica e del canto. Don Domenico, maestro di musica, avviò in questo cammino alcuni giovani (giunti a diversi livelli di bravura) e guidò le scholae cantorum di Cassano d’Adda e Caravaggio (Parrocchia e Santuario). Collaborò, inoltre, ai lavori di restauro del grandioso organo della basilica del Santuario.

Consigliere dell’Associazione Italiana Santa Cecilia, a coronamento di questa sua “carriera” ed in forza della sua competenza e cultura musicale, ebbe l’onore di guidare i canti dell’assemblea durante la Messa che Papa Giovanni Paolo II presiedette al Santuario di Caravaggio la domenica 21 giugno 1992, nella solennità del Corpus Domini, quando fu beatificato il fondatore delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento di Rivolta d’Adda, padre Francesco Spinelli.

Don vecchi morì pochi mesi dopo, il 2 dicembre dello stesso anno.