A Barbata inaugurata la cappella di sant’Antonio da Padova
Un’altra cappella votiva per Barbata, dopo quella inaugurata a fine aprile in memoria del beato Carlo Acutis: si trova nel parcheggio di via Vivaldi ed è dedicata a sant’Antonio da Padova. In accordo con il Comune e la Parrocchia, è stata realizzata a proprie spese da un privato, il vicesindaco Gian Franco Trapattoni, che l’ha voluta in ricordo del papà Luigi.
Nella mattinata di domenica 6 luglio, dopo la Messa in chiesa parrocchiale, l’inaugurazione e la benedizione con la banda musicale di Fontanella ad allietare la cerimonia. Numerosi i cittadini presenti, compresa Letizia Neotti, l’interior designer barbatese che ha dipinto la santella, scegliendo di rappresentare il santo come un giovane frate, imberbe, con una bibbia nella mano sinistra e un giglio in quella destra.
Nel suo discorso di saluto il sindaco Vincenzo Trapattoni ha esordito ringraziando il suo vice per aver donato la cappella votiva alla comunità di Barbata, sempre più paese delle santelle: «Per chi crede – ha sottolineato il primo cittadino – questa cappella votiva potrà essere luogo di preghiera e di devozione; per chi invece non crede sarà un elemento utile a richiamare, assieme al museo a cielo aperto del Fontanone, al museo della civiltà contadina e alle altre cappelle votive (si era arrivati a contarne 45) quel mondo rurale che Barbata da sempre rappresenta».
Al parroco di Barbata e di Isso, don Angelo Rossi, il compito di benedire la nuova cappellina.