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Gli animatori della città in preghiera in vista del grest

E’ stata la parrocchia della “Beata Vergine di Caravaggio” ad ospitare la tradizionale preghiera di inizio grest per gli animatori di tutta la città di Cremona. Ecco la scheda della serata e qualche immagine.

Preghiera per gli animatori all’inizio del grest – Lunedì 3 giugno 2019

Canto iniziale “Invochiamo la Tua presenza” (dal video):  https://www.youtube.com/watch?v=NEqW4Dp0jrM

Don Michele: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Assemblea: Amen

Don Matteo: la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi.

Assemblea: E con il tuo Spirito.

Voce guida (don Davide): la preghiera di questa sera serve non solo a ricordarci che la fede è l’aspetto più importante del nostro grest, ma anche a salutare e ad accompagnare don Michele e don Matteo nella loro nuova avventura, ringraziandoli al tempo stesso per l’importante contributo alla pastorale giovanile cittadina di questi anni. Come i temi delle settimane di grest, vivremo quattro brevi momenti, ciascuno scandito da una lettura biblica ed un breve filmato, che ci ricorderanno come Dio chiami anche attraverso le esperienze di volontariato al servizio dei più giovani.

Voce guida: Recitiamo il salmo a cori alterni, maschi e femmine (Dal SALMO 138)

Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo.

Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo.

Ti sono note tutte le mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua  e tu, Signore, già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondi  e poni su di me la tua mano. Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo.

Se tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.

Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno.

Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio! Se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora.

Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri: vedi se percorro una via di menzogna e guidami sulla via della vita.

(legge don Matteo) Prima settimana: Abramo (la fiducia accordata a noi e la nostra fiducia in chi ci guida) (Gn 12, 1-4)

Dal libro della Genesi. 1Il Signore disse ad Abram: «Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. 2Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. 3Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra».4Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran.

Filmato 1: una suora racconta un’esperienza di grest alla luce della fede. http://www.lasettimanalivorno.it/un-grest-una-sfida-per-i-giovani-animatori-una-bellissima-esperienza-san-benedetto-ha-concluso-loratorio-estivo/

(legge don Michele) Seconda settimana: Giona (il coraggio di intraprendere un cammino diverso dai nostri progetti) Giona 3

Dal libro di Giona 1 Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: 2 «Alzati, va’ a Ninive la grande città e annunzia loro quanto ti dirò». 3 Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, di tre giornate di cammino. 4 Giona cominciò a percorrere la città, per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta». 5 I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. 6 Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. 7 Poi fu proclamato in Ninive questo decreto, per ordine del re e dei suoi grandi: «Uomini e animali, grandi e piccoli, non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. 8 Uomini e bestie si coprano di sacco e si invochi Dio con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. 9 Chi sa che Dio non cambi, si impietosisca, deponga il suo ardente sdegno sì che noi non moriamo?». 10 Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si impietosì riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

Filmato 2: la vita prima e dopo la conversione https://www.youtube.com/watch?v=RQvFJf5uSvc;

(legge un’animatrice) Terza settimana: Maria (il coraggio della disponibilità) Luca 1,26-33

Dal Vangelo di Luca. 26 Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27 a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28 Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». 29 A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. 30 L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

L’arte di mettere le proprie capacità al servizio degli altri: testimonianza del mago Flip.

Mattia Bidoli in arte Flip, è un prestigiatore professionista, campione del mondo di Street magic nel 2015. Da oltre tredici anni porta la sua magia in giro per ospedali, orfanotrofi, campi profughi, carceri, zone di guerra come inviato di associazioni non governative.

(Legge don Michele). Preghiamo. Fa’, o Signore, che anche nel tempo del Grest possiamo riconoscere ed assecondare le Tue piccole e grandi chiamate quotidiane, perché su di noi e sui ragazzi che ci sono affidati possiamo sperimentare la bellezza del tuo progetto. Aiutaci, nel nostro piccolo, con lo spirito delle testimonianze che abbiamo ascoltato, a portare fede e gioia evangelica ai bambini del grest. Per Cristo nostro Signore.

Benedizione finale (don Matteo) Il Signore sia con voi.

Assemblea: E con il tuo Spirito

Don Matteo: Vi benedica Dio onnipotente, che è Padre, Figlio e Spirito Santo.

Assemblea: Amen

Don Matteo: nel nome del Signore, andate in pace.

Assemblea: rendiamo grazie a Dio

 

Canto finale (dal video) “Soffierà”

               

Gli animatori del grest di tutta la città in preghiera a Cristo Re

Ha avuto forti accenti vocazionali la veglia preparata dai vicari di città per gli animatori del grest 2017, che ha avuto luogo nella chiesa di Cristo Re la sera di martedì 6 giugno. Prendendo spunto dalla creazione e dai quattro elementi che fanno da filo conduttore al tema di quest’anno, c’è stata l’opportunità di riflettere sui capisaldi della fede e sul ruolo dei ragazzi all’interno di questo mondo che Dio ci ha donato. La partecipazione è stata forte, anche a livello numerico, e sentita.

Ecco qualche immagine e il testo della veglia.

TERRA

https://www.youtube.com/watch?v=a_urxI9L5Ak

Genesi creazione – intervallato da: Laudato sii, Signore mio…

 

Laudato sii, Signore mio (4 v)

 

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

 

Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.

 

Dio disse: “Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque”. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.

 

Dio disse: “Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto”. E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona.

 

Dio disse: “La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto”. E così avvenne. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.

 

Dio disse: “Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte”. E così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi e le stelle. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

 

Dio disse: “Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra”. Dio creò tutti gli esseri viventi che guizzano nelle acque e tutti gli uccelli alati. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quinto giorno.

 

Dio disse: “La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie”. E così avvenne. Dio vide che era cosa buona.

 

Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.

E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

 

 

La terra è il mondo che Dio ha creato e consegnato alle mani dell’uomo, un uomo fatto esso stesso di terra, perché possa esserne custode attento e premuroso. La terra è il dono e il segno della promessa di libertà per il popolo d’Israele, per il popolo che Dio ama e che vuole libero. Ma cosa significa custodire? Come possiamo tradurre questo compito? L’impegno è di prenderci cura di ciò e dichi ci sarà affidato con pazienza e disponibilità, disposti ad essere come il seme di grano che caduto in terra e morto a se stesso, ha dato e dà molto frutto. Rinunciamo al tempo per noi per dedicare energie e cuore agli altri, sporcandoci le mani con la terra, sporcandoci di noi per riconoscere limiti e risorse che ci caratterizzano. Per questo, preghiamo insieme:

 

preghiera responsabilità uomo verso il creato: riflessione e preghiera del sussidio FOCr e/o della Laudato sii

 

Dio Onnipotente,

che sei presente in tutto l’universo

e nella più piccola delle tue creature,

Tu che circondi con la tua tenerezza

tutto quanto esiste,

riversa in noi la forza del tuo amore

affinché ci prendiamo cura

della vita e della bellezza.

Inondaci di pace,

perché viviamo come fratelli e sorelle

senza nuocere a nessuno.

O Dio dei poveri,

aiutaci a riscattare gli abbandonati

e i dimenticati di questa terra

che tanto valgono ai tuoi occhi.

Risana la nostra vita,

affinché proteggiamo il mondo

e non lo deprediamo,

affinché seminiamo bellezza

e non inquinamento e distruzione.

Tocca i cuori

di quanti cercano solo vantaggi

a spese dei poveri e della terra.

Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa,

a contemplare con stupore,

a riconoscere che siamo profondamente uniti

con tutte le creature

nel nostro cammino verso la tua luce infinita.

Grazie perché sei con noi tutti i giorni.

Sostienici, per favore, nella nostra lotta

per la giustizia, l’amore e la pace.

 

 

ACQUA

 

Nella Bibbia, l’acqua è simbolo di purificazione e salvezza, è la possibilità di rinascere a vita nuova: il Nilo che salva la vita a Mosè, le acque del mare che si dividono per lasciar passare il popolo d’Israele e quella del Giordano con la quale Giovanni battezza.

L’uomo ha bisogno dell’acqua per vivere e per sopravvivere, Gesù stesso la chiederà alla Samaritana, ma l’acqua da sola non basta: c’è bisogno dello Spirito Santo che ci rende uomini e donne pieni di vita.

Senza l’acqua non c’è vita: “chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno, anzi l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna.” (Gv 4,14). Lasciamoci provocare da quest’acqua che parla di essenzialità perché la nostra vita sia piena e perché noi siamo trasparenti e autenticamente capaci di esserci.

 

Insieme vogliamo rinnovare le promesse del nostro Battesimo, confermate nel giorno della nostra Cresima. Ringraziamo Dio per il dono dell’acqua battesimale, ripetiamo le nostre rinunce a tutto ciò che è male e la nostra professione di fede.

 

Ad ogni invocazione, ripetiamo insieme: Gloria, gloria! Cantiamo al Signore!

 

  1. Padre misericordioso, dal fonte del Battesimo hai fatto scaturire in noi la nuova vita di figli.
  2. Gloria, gloria! Cantiamo al Signore!

 

  1. Tu dall’acqua e dallo Spirito Santo fai di tutti i battezzati un solo popolo in Cristo.
  2. Gloria, gloria! Cantiamo al Signore!

 

  1. Tu infondi nei nostri cuori lo Spirito del tuo amor per darci la libertà e la pace.
  2. Gloria, gloria! Cantiamo al Signore!

 

  1. Tu chiami i battezzati perché annuncino con gioia il Vangelo di Cristo nel mondo intero.
  2. Gloria, gloria! Cantiamo al Signore!

 

  1. Dio Onnipotente che nei segni della nostra fede rinnovi i prodigi della creazione, ti ringraziamo per quest’acqua battesimale; fa’ che tutti i rinati nel Battesimo siano annunciatori e testimoni del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
  2. Amen.

 

  1. Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?
  2. Rinuncio.

 

  1. Rinunciate alle seduzioni del male, per non lasciarti dominare dal peccato?
  2. Rinuncio.

 

  1. Rinunciate a satana, origine e causa di ogni peccato?
  2. Rinuncio.

 

  1. Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
  2. Credo.

 

  1. Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
  2. Credo.

 

  1. Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
  2. Credo.

 

Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore.

  1. Amen.

 

Ora ci possiamo avvicinare al fonte battesimale e, dopo aver intinto la mano nell’acqua benedetta, fare il segno di croce, ringraziando nel silenzio Dio nostro Padre per averci fatto suoi figli in Gesù con il dono dello Spirito.

 

segno dell’Acqua

 

canto: La canzone della Speranza

Canto di pace di serenità, di chi ha fiducia nella Tua bontà,

per la promessa che non morirà crediamo in Cristo vivo

che cammina ogni momento accanto a noi e che perdona chi vive col cuore in umiltà.

Canto di gioia di felicità, di chi ha scoperto nella Sua bontà

una sorgente che non morirà, sorgente di speranza nel mistero della vita, vivo in Lui:

 

e non è più la fantasia che ci porta a sognare, che ci porta a sperare

nella vita del cielo, dono per l’eternità.

Vieni a cantare la gioia di credere, vieni a scoprire che la Resurrezione

è la speranza che ci rende liberi, è la certezza di chi non muore mai.

 

Canto di festa dell’umanità, per la salvezza nella sua bontà,

festa di un mondo che non morirà un mondo di speranza,

nel mistero della vita vivo in Lui…

 

 

 

FUOCO

Atti 2, 1-12 (Pentecoste)

1 Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. 2Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. 3Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, 4e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.

5Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. 6A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 7Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: “Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? 8E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? 9Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, 10della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, 11Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio”. 12Tutti erano stupefatti e perplessi, e si chiedevano l’un l’altro: “Che cosa significa questo?”.

 

Lo Spirito Santo dona coraggio e forza, aiuta a trovare le soluzioni migliori alle difficoltà che si incontrano, ci permette di vivere sempre in comunione con Dio, per essere trasformati dal suo amore e donarlo poi ai fratelli che incontriamo. Per questo insieme lo invochiamo:

 

preghiera allo Spirito (sussidio FOCr)

Non ti chiedo né miracoli né visioni

ma solo la forza necessaria

per portare il tuo fuoco in questo mondo.

Rendimi attento e inventivo

per scegliere al momento giusto

conoscenze ed esperienze

che mi toccano particolarmente.

Rendi più consapevoli le mie scelte

nell’uso del mio tempo,

donandomi di capire ciò che è essenziale.

Ti chiedo la forza, l’autocontrollo e la misura:

perché non mi lasci, semplicemente,

portare dalla vita ma organizzi con sapienza

lo svolgimento della giornata.

Aiutami a far fronte all’immediato

e a riconoscere l’oggi

come il momento decisivo per essere.

Dammi di riconoscere con lucidità

che le difficoltà e i fallimenti della vita

sono occasione di crescita e maturazione.

Fa’ di me un uomo capace di raggiungere

coloro che hanno perso la speranza

e dammi non quello che io desidero

ma solo ciò di cui ho davvero bisogno.

Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi.

Amen

 

 

canto: Invochiamo la tua presenza

Invochiamo la tua presenza vieni Signor.

Invochiamo la tua presenza scendi su di noi.

Vieni Consolatore e dona pace e umiltà.

Acqua viva d’amore questo cuore apriamo a Te.

 

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!

Vieni su noi Maranathà, vieni su noi Spirito!

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi,

scendi su di noi.

 

Invochiamo la tua presenza, vieni Signor,

invochiamo la tua presenza scendi su di noi.

Vieni luce dei cuori dona forza e fedeltà.

Fuoco eterno d’amore questa vita offriamo a te.

 

 

VENTO

 

Lo Spirito Santo è un dono d’amore che non sai da dove viene né dove va. E’ difficile da quantificare: quanto è grande? Quanto pesa? Quanto misura? Lo Spirito Santo è come il vento: ci smuove e ci indica la direzione verso il bene. Se ci lasciamo condurre da Lui, ci farà sentire più vicino al Signore, ci solleverà e ci porterà più vicino al cielo. Pensate al vento come piega gli alberi, in particolare quelli più esili e proprio per questo più resistenti al cambiamento; così anche lo Spirito soffia in noi e ci sostiene quando l’amore e la cura ci mettono a dura prova. Non sempre è facile stare nella relazione con gli altri e con Dio, in una relazione di amore sincero e di prossimità.

 

Occorre innanzitutto aprire gli occhi sulla realtà che ci circonda e capire che le difficoltà degli altri ci riguardano, non possono lasciarci indifferenti, tocca a noi fare qualcosa per cambiare in meglio il mondo nel quale viviamo…

 

 

sermig dati ONU

 

Ascoltiamo la testimonianza di due persone che hanno cercato di dare la loro risposta a questa domanda…

 

testimonianza suor Anna Nobili PIF: https://www.youtube.com/watch?v=_6oD-RFbhkI

testimonianza d’Avenia: https://www.youtube.com/watch?v=4QJpSCcLUK8

 

 

BENEDIZIONE

 

  1. Il Signore sia con voi.
  2. E con il tuo spirito.

 

  1. Manda il tuo Spirito, Signore, su questi ragazzi che stanno per iniziare l’avventura del GrEst come animatori ed educatori. Dona loro fiducia in se stessi e in te, fa che si aiutino e sostengano a vicenda e possano, insieme, diventare custodi sensibili e generosi della tua creazione e della vita dei fratelli.
  2. Amen.

 

  1. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di noi e con noi rimanga sempre.
  2. Amen.

 

  1. Con gioia ed entusiasmo, usiamo i doni ricevuti da Dio custodire il mondo creato per noi e servire i fratelli con amore. Andiamo in pace.
  2. Rendiamo grazie a Dio.

 

 

canto finale: Soffierà

Tu sei la prima stella del mattino,

tu sei la nostra grande nostalgia,

tu sei il cielo chiaro dopo la paura,

dopo la paura di esserci perduti,

e tornerà la vita in questo mare.

 

Soffierà, soffierà il vento forte della vita,

soffierà sulle vele e le gonfierà di te! (2 v)

 

Tu sei l’unico volto della pace,

tu sei la speranza nelle nostre mani,

tu sei il vento nuovo sulle nostre ali,

sulle nostre ali soffierà la vita,

e gonfierà le vele per questo mare.