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Gli animatori della città in preghiera in vista del grest

E’ stata la parrocchia della “Beata Vergine di Caravaggio” ad ospitare la tradizionale preghiera di inizio grest per gli animatori di tutta la città di Cremona. Ecco la scheda della serata e qualche immagine.

Preghiera per gli animatori all’inizio del grest – Lunedì 3 giugno 2019

Canto iniziale “Invochiamo la Tua presenza” (dal video):  https://www.youtube.com/watch?v=NEqW4Dp0jrM

Don Michele: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Assemblea: Amen

Don Matteo: la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi.

Assemblea: E con il tuo Spirito.

Voce guida (don Davide): la preghiera di questa sera serve non solo a ricordarci che la fede è l’aspetto più importante del nostro grest, ma anche a salutare e ad accompagnare don Michele e don Matteo nella loro nuova avventura, ringraziandoli al tempo stesso per l’importante contributo alla pastorale giovanile cittadina di questi anni. Come i temi delle settimane di grest, vivremo quattro brevi momenti, ciascuno scandito da una lettura biblica ed un breve filmato, che ci ricorderanno come Dio chiami anche attraverso le esperienze di volontariato al servizio dei più giovani.

Voce guida: Recitiamo il salmo a cori alterni, maschi e femmine (Dal SALMO 138)

Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo.

Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo.

Ti sono note tutte le mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua  e tu, Signore, già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondi  e poni su di me la tua mano. Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo.

Se tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.

Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno.

Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio! Se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora.

Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri: vedi se percorro una via di menzogna e guidami sulla via della vita.

(legge don Matteo) Prima settimana: Abramo (la fiducia accordata a noi e la nostra fiducia in chi ci guida) (Gn 12, 1-4)

Dal libro della Genesi. 1Il Signore disse ad Abram: «Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. 2Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. 3Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra».4Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran.

Filmato 1: una suora racconta un’esperienza di grest alla luce della fede. http://www.lasettimanalivorno.it/un-grest-una-sfida-per-i-giovani-animatori-una-bellissima-esperienza-san-benedetto-ha-concluso-loratorio-estivo/

(legge don Michele) Seconda settimana: Giona (il coraggio di intraprendere un cammino diverso dai nostri progetti) Giona 3

Dal libro di Giona 1 Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: 2 «Alzati, va’ a Ninive la grande città e annunzia loro quanto ti dirò». 3 Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, di tre giornate di cammino. 4 Giona cominciò a percorrere la città, per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta». 5 I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. 6 Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. 7 Poi fu proclamato in Ninive questo decreto, per ordine del re e dei suoi grandi: «Uomini e animali, grandi e piccoli, non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. 8 Uomini e bestie si coprano di sacco e si invochi Dio con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. 9 Chi sa che Dio non cambi, si impietosisca, deponga il suo ardente sdegno sì che noi non moriamo?». 10 Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si impietosì riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

Filmato 2: la vita prima e dopo la conversione https://www.youtube.com/watch?v=RQvFJf5uSvc;

(legge un’animatrice) Terza settimana: Maria (il coraggio della disponibilità) Luca 1,26-33

Dal Vangelo di Luca. 26 Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27 a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28 Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». 29 A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. 30 L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

L’arte di mettere le proprie capacità al servizio degli altri: testimonianza del mago Flip.

Mattia Bidoli in arte Flip, è un prestigiatore professionista, campione del mondo di Street magic nel 2015. Da oltre tredici anni porta la sua magia in giro per ospedali, orfanotrofi, campi profughi, carceri, zone di guerra come inviato di associazioni non governative.

(Legge don Michele). Preghiamo. Fa’, o Signore, che anche nel tempo del Grest possiamo riconoscere ed assecondare le Tue piccole e grandi chiamate quotidiane, perché su di noi e sui ragazzi che ci sono affidati possiamo sperimentare la bellezza del tuo progetto. Aiutaci, nel nostro piccolo, con lo spirito delle testimonianze che abbiamo ascoltato, a portare fede e gioia evangelica ai bambini del grest. Per Cristo nostro Signore.

Benedizione finale (don Matteo) Il Signore sia con voi.

Assemblea: E con il tuo Spirito

Don Matteo: Vi benedica Dio onnipotente, che è Padre, Figlio e Spirito Santo.

Assemblea: Amen

Don Matteo: nel nome del Signore, andate in pace.

Assemblea: rendiamo grazie a Dio

 

Canto finale (dal video) “Soffierà”

               

Scuola animatori, il CDV propone una riflessione

Ecco qualche immagine del seminario, location della Scuola Animatori 2018 (con l’ambientazione “marittima” realizzata per l’occasione) ed il testo del breve momento di stampo vocazionale proposto ai ragazzi più giovani, i “neofiti”, nel pomeriggio di martedì 29 agosto.

29 AGOSTO
TI PORTERO’ NEL DESERTO

Momento di spiritualità 

Dal deserto al mare

Come il luogo più arido può attrezzarci alla navigazione più feconda

Idee di fondo

  • Personaggi di riferimento: Maria; Giovanni il Battista
  • Tema: Le cose migliori vengono dal deserto. Tappe:
    • Deserto (Giovanni Battista)
    • Umiltà (Maria)
    • Grandezza (progetto di Dio)
    • Per vivere bene la vita (navigazione, mare)
  • Location: cappella del Seminario o un luogo silenzioso
  • Finalità: imparare a ritagliarsi dei momenti di silenzio per stare a contatto con Dio e rendere la vita più ricca.
  • Occorrente: la presente scheda, una biro

 

VESPRI

  1. O Dio, vieni a salvarmi.
    R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

    Gloria al Padre e al Figlio
    e allo Spirito Santo.
    Come era nel principio, e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

CANTICO Cfr. Ap 4, 11; 5, 9, 10. 12   
Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, *
l’onore e la potenza,

perché tu hai creato tutte le cose, †
e per la tua volontà furono create, *
per il tuo volere sussistono.

Tu sei degno, o Signore, *
di prendere il libro *
e di aprirne i sigilli,

perché sei stato immolato †
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue *
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione

e li hai costituiti per il nostro Dio
un regno di sacerdoti *
e regneranno sopra la terra.

L’Agnello che fu immolato è degno di potenza, †
ricchezza, sapienza e forza, *
onore, gloria e benedizione.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
I discepoli raccolsero il suo corpo
e lo deposero in un sepolcro.

Lettura Breve   At 13, 23-25
Dalla discendenza di Davide, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d’Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali.

Responsorio Breve
R. L’amico dello sposo esulta * alla voce dello sposo.
L’amico dello sposo esulta alla voce dello sposo.
V. Ora la mia gioia è perfetta
alla voce dello sposo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
L’amico dello sposo esulta alla voce dello sposo.

Antifona al Magnificat
Non sono io il Cristo:
sono stato mandato davanti a lui;
egli deve crescere, io diminuire.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE 
(Lc 1, 46-55)
Esultanza dell’anima nel Signore

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Magnificat

Non sono io il Cristo:
sono stato mandato davanti a lui;
egli deve crescere, io diminuire.

Attività – riflessione (in 10 passi): dal deserto, al porto, al mare

  • Inventario. Elenca tutti i pensieri che hai per la testa e annotali.
  • Riduciamo il bagaglio. Traccia materialmente una riga (e cancella mentalmente) sui pensieri che ti distraggono, ti disturbano, ti impediscono di concentrarti su di te e su Dio
  • Cosa mi offre il deserto? Non si tratta solo di impoverirci delle cose che abbiamo, anche il deserto (silenzio) ha qualcosa da offrirci.
  • In che cosa mi sfida? Quali difficoltà incontro nello stare in silenzio?
  • Come le affronto?
  • Rileggo il Magnificat:
    1. Quali sono i motivi di soddisfazione di Maria?
    2. Da che cosa provengono?
    3. Quale può essere stato per lei il deserto?
    4. Che cosa di solito, mi ronza troppo per la testa? Se gli togliessi un po’ di spazio per concederlo a Dio, che beneficio potrei averne?
  • Invoco lo Spirito Santo perché riempia di sé lo spazio che gli ho lasciato: “Vieni o Santo Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi la fiamma del Tuo amore”
  • In gruppo, condivisione: torno nella civiltà:
    1. In che cosa mi sento più attrezzato?
    2. Che cosa ho scoperto non essere così importante?
  • Pronti a salpare per la vita….
    1. Nella vita, bisogna un po’ Stare nel deserto (Giovanni), un po’ navigare sotto la guida di Dio (Maria). Quali percentuali assegneresti a queste due componenti?
  • Dove ho fatto più fatica nel momento del deserto? Se dovessi ripetere l’esperienza, cosa modificherei nella mia strategia, per superare questa difficoltà? Ci scambiamo opinioni


Spazio per annotazioni personali

 

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Padre nostro.

Orazione

O Dio, che a Cristo tuo Figlio hai dato come precursore nella nascita e nella morte san Giovanni Battista, concedi anche a noi di impegnarci generosamente nella testimonianza del tuo Vangelo, come egli immolò la sua vita per la giustizia e per la verità. Per il nostro Signore.

La vocazione ad essere animatore in oratorio

Le i concetti di “animazione” e “vocazione”, a parte l’assonanza lessicale, sembrerebbero essere distanti: l’uno legato al gioco, l’altro ad una scelta seria. Si è cercato di far comprendere che non è necessariamente così durante il momento di riflessione di stampo vocazionale proposto dalla FOCR all’interno della 3 giorni “Giochiamoci i talenti 2017”, la scuola animatori annuale, rivolta ai ragazzi delle superiori della nostra diocesi, che in questa edizione ha avuto luogo in seminario dal 29 al 31 agosto.

Ecco qualche immagine ed il testo della meditazione proposta.

Scuola animatori “Giochiamoci i talenti” 2017 – Seminario di Cremona, 29-30-31/08/2017

 

Canto iniziale: “Soffierà”

Tu sei la prima stella del mattino,

tu sei la nostra grande nostalgia,

tu sei il cielo chiaro dopo la paura,

dopo la paura di esserci perduti,

e tornerà la vita in questo mare. (2v.)

 

RIT:   Soffierà, soffierà   il vento forte della vita,

soffierà sulle vele e le gonfierà di te!

Soffierà, soffierà   il vento forte della vita,

soffierà sulle vele e le gonfierà di te. (2v.)

 

Tu sei l’unico volto della pace,

tu sei la speranza nelle nostre mani,

tu sei il vento nuovo sulle nostre ali,

sulle nostre ali soffierà la vita,

e gonfierà le vele per questo mare. (2v.)

RIT: Soffierà, soffierà…

“Vieni e vedi” Gv 1,45-49

45 Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». 46 Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». 47 Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». 48 Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». 49 Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!».

Significato: anche noi, pur con la schiettezza e la libertà di chi è libero da convenzioni e ingessature, dobbiamo lasciarci attrarre dal Signore, per poi portarvi anche altri.

La casa sulla roccia (Mt 7, 24-27)

24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. 26 Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».

Significato: distinguere ciò che è strutturale, da ciò che è accessorio. L’eterno e il contingente, la strategia e la tattica. Ogni mezzo è buono se porta a Dio preservando la libertà.

Cosa c’entra tutto ciò con la scuola animatori ed il nostro essere qui? Che cos’è l’animazione?

E’ solo gioco? No, è una declinazione dell’apostolato. Dobbiamo trovare mezzi moderni per ricondurre i ragazzi a Gesù. Per far ciò, identifichiamo le cose effimere e quelle “di sostanza”, per orientare noi stessi e, eventualmente, i ragazzi

 

Cose effimere (bandiere che sventolano)

  • Le opinioni altrui
  • Le mode
  • Le aspettative della gente
  • L’umore di quelli che ci stanno vicini
  • La soddisfazione momentanea

 

Cose “di sostanza”

  • Qualcuno più grande di noi
  • Delle dritte su come vivere
  • La coerenza
  • La fatica e l’impegno sedimentati nel tempo
  • L’aiuto dato e ricevuto senza secondi fini
  • La disponibilità ad approfondire le cose, anziché rimanere in superficie
  • Il desiderio di tenere un animo pulito e in relazione con Dio.
  • I Sacramenti, pilastri sui cui poggiare e a cui ritornare spesso.

ED ORA VENIAMO A NOI

Per essere un buon animatore occorre:

  • Sapere cosa fare
  • Divertirsi per far divertire
  • Farsi seguire

In linguaggio evangelico si potrebbe tradurre con:

  • seguire Gesù e trovare la roccia
  • Apprezzare la Sua compagnia per farla apprezzare
  • Trovare i linguaggi adatti per comunicare agli altri questa esperienza

LAVORO DI GRUPPO (per oratori?): Troviamo gli esiti delle combinazioni “monche”: nell’animatore e nel cristiano. Cosa succede se manca una delle tre dimensioni? Ti viene in mente qualche personaggio evangelico con tutte queste dimensioni? E qualcun altro che ne possiede solo alcune?

CONDIVISIONE IIN PLENARIA

(ATTIVITA’ INDIVIDUALE) E tu, che animatore – cristiano sei? Quale di queste tre dimensioni possiedi di più, e quale di meno?

ATTIVITA’ CONCLUSIVA (individuale): scrivi su un post – it cosa puoi fare per essere un punto di riferimento cristiano ancora migliore per i ragazzi dell’oratorio.

 

 

Preghiera del sinodo

Padre Santo, Dio dell’universo,

tu chiami ogni uomo a camminare verso il tuo Regno.

 

Anche ai giovani della Chiesa cremonese

proponi di ascoltare il Vangelo del tuo Figlio,

per trovare in Lui speranza e gioia

e fare della propria vita un dono d’amore.

 

Tu chiedi alle nostre comunità di guardare lontano,

di uscire incontro a tutti i giovani,

per vedere in loro i segni del futuro che Tu prepari.

 

Rendici ascoltatori attenti della tua Parola,

che prende carne in ogni nuova vita.

Facci sentire quanto è grande la tua misericordia,

che riveste di tenerezza le nostre fragilità.

 

Donaci il tuo Spirito, perché faccia verità in noi

e ci ricordi che il Signore Gesù è la nostra via.

 

Benedici il sinodo dei giovani, i nostri passi insieme,

per diventare sale della terra e luce del mondo.

 

Te lo chiediamo con tutta la fede e la gioia

che Tu stesso hai seminato in noi.

Amen

 

Canto finale: “Vieni e seguimi”

Lascia che il mondo vada per la sua strada,
lascia che l’uomo ritorni alla sua casa;
lascia che la gente accumuli la sua fortuna:
ma tu vieni e seguimi, tu, vieni e seguimi.

Lascia che la barca in mare spieghi la vela,
lascia che trovi affetto chi segue il cuore;
lascia che dall’albero cadano i frutti maturi:
ma tu vieni e seguimi, tu, vieni e seguimi.

E sarai luce per gli uomini
e sarai sale della terra;
e nel mondo deserto aprirai
una strada nuova (2 v).

E per questa strada va’, va’,
e non voltarti indietro, va’
e non voltarti indietro.

Gli animatori del grest di tutta la città in preghiera a Cristo Re

Ha avuto forti accenti vocazionali la veglia preparata dai vicari di città per gli animatori del grest 2017, che ha avuto luogo nella chiesa di Cristo Re la sera di martedì 6 giugno. Prendendo spunto dalla creazione e dai quattro elementi che fanno da filo conduttore al tema di quest’anno, c’è stata l’opportunità di riflettere sui capisaldi della fede e sul ruolo dei ragazzi all’interno di questo mondo che Dio ci ha donato. La partecipazione è stata forte, anche a livello numerico, e sentita.

Ecco qualche immagine e il testo della veglia.

TERRA

https://www.youtube.com/watch?v=a_urxI9L5Ak

Genesi creazione – intervallato da: Laudato sii, Signore mio…

 

Laudato sii, Signore mio (4 v)

 

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

 

Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.

 

Dio disse: “Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque”. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.

 

Dio disse: “Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto”. E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona.

 

Dio disse: “La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto”. E così avvenne. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.

 

Dio disse: “Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte”. E così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi e le stelle. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

 

Dio disse: “Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra”. Dio creò tutti gli esseri viventi che guizzano nelle acque e tutti gli uccelli alati. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quinto giorno.

 

Dio disse: “La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie”. E così avvenne. Dio vide che era cosa buona.

 

Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.

E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

 

 

La terra è il mondo che Dio ha creato e consegnato alle mani dell’uomo, un uomo fatto esso stesso di terra, perché possa esserne custode attento e premuroso. La terra è il dono e il segno della promessa di libertà per il popolo d’Israele, per il popolo che Dio ama e che vuole libero. Ma cosa significa custodire? Come possiamo tradurre questo compito? L’impegno è di prenderci cura di ciò e dichi ci sarà affidato con pazienza e disponibilità, disposti ad essere come il seme di grano che caduto in terra e morto a se stesso, ha dato e dà molto frutto. Rinunciamo al tempo per noi per dedicare energie e cuore agli altri, sporcandoci le mani con la terra, sporcandoci di noi per riconoscere limiti e risorse che ci caratterizzano. Per questo, preghiamo insieme:

 

preghiera responsabilità uomo verso il creato: riflessione e preghiera del sussidio FOCr e/o della Laudato sii

 

Dio Onnipotente,

che sei presente in tutto l’universo

e nella più piccola delle tue creature,

Tu che circondi con la tua tenerezza

tutto quanto esiste,

riversa in noi la forza del tuo amore

affinché ci prendiamo cura

della vita e della bellezza.

Inondaci di pace,

perché viviamo come fratelli e sorelle

senza nuocere a nessuno.

O Dio dei poveri,

aiutaci a riscattare gli abbandonati

e i dimenticati di questa terra

che tanto valgono ai tuoi occhi.

Risana la nostra vita,

affinché proteggiamo il mondo

e non lo deprediamo,

affinché seminiamo bellezza

e non inquinamento e distruzione.

Tocca i cuori

di quanti cercano solo vantaggi

a spese dei poveri e della terra.

Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa,

a contemplare con stupore,

a riconoscere che siamo profondamente uniti

con tutte le creature

nel nostro cammino verso la tua luce infinita.

Grazie perché sei con noi tutti i giorni.

Sostienici, per favore, nella nostra lotta

per la giustizia, l’amore e la pace.

 

 

ACQUA

 

Nella Bibbia, l’acqua è simbolo di purificazione e salvezza, è la possibilità di rinascere a vita nuova: il Nilo che salva la vita a Mosè, le acque del mare che si dividono per lasciar passare il popolo d’Israele e quella del Giordano con la quale Giovanni battezza.

L’uomo ha bisogno dell’acqua per vivere e per sopravvivere, Gesù stesso la chiederà alla Samaritana, ma l’acqua da sola non basta: c’è bisogno dello Spirito Santo che ci rende uomini e donne pieni di vita.

Senza l’acqua non c’è vita: “chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno, anzi l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna.” (Gv 4,14). Lasciamoci provocare da quest’acqua che parla di essenzialità perché la nostra vita sia piena e perché noi siamo trasparenti e autenticamente capaci di esserci.

 

Insieme vogliamo rinnovare le promesse del nostro Battesimo, confermate nel giorno della nostra Cresima. Ringraziamo Dio per il dono dell’acqua battesimale, ripetiamo le nostre rinunce a tutto ciò che è male e la nostra professione di fede.

 

Ad ogni invocazione, ripetiamo insieme: Gloria, gloria! Cantiamo al Signore!

 

  1. Padre misericordioso, dal fonte del Battesimo hai fatto scaturire in noi la nuova vita di figli.
  2. Gloria, gloria! Cantiamo al Signore!

 

  1. Tu dall’acqua e dallo Spirito Santo fai di tutti i battezzati un solo popolo in Cristo.
  2. Gloria, gloria! Cantiamo al Signore!

 

  1. Tu infondi nei nostri cuori lo Spirito del tuo amor per darci la libertà e la pace.
  2. Gloria, gloria! Cantiamo al Signore!

 

  1. Tu chiami i battezzati perché annuncino con gioia il Vangelo di Cristo nel mondo intero.
  2. Gloria, gloria! Cantiamo al Signore!

 

  1. Dio Onnipotente che nei segni della nostra fede rinnovi i prodigi della creazione, ti ringraziamo per quest’acqua battesimale; fa’ che tutti i rinati nel Battesimo siano annunciatori e testimoni del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
  2. Amen.

 

  1. Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?
  2. Rinuncio.

 

  1. Rinunciate alle seduzioni del male, per non lasciarti dominare dal peccato?
  2. Rinuncio.

 

  1. Rinunciate a satana, origine e causa di ogni peccato?
  2. Rinuncio.

 

  1. Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
  2. Credo.

 

  1. Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
  2. Credo.

 

  1. Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
  2. Credo.

 

Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore.

  1. Amen.

 

Ora ci possiamo avvicinare al fonte battesimale e, dopo aver intinto la mano nell’acqua benedetta, fare il segno di croce, ringraziando nel silenzio Dio nostro Padre per averci fatto suoi figli in Gesù con il dono dello Spirito.

 

segno dell’Acqua

 

canto: La canzone della Speranza

Canto di pace di serenità, di chi ha fiducia nella Tua bontà,

per la promessa che non morirà crediamo in Cristo vivo

che cammina ogni momento accanto a noi e che perdona chi vive col cuore in umiltà.

Canto di gioia di felicità, di chi ha scoperto nella Sua bontà

una sorgente che non morirà, sorgente di speranza nel mistero della vita, vivo in Lui:

 

e non è più la fantasia che ci porta a sognare, che ci porta a sperare

nella vita del cielo, dono per l’eternità.

Vieni a cantare la gioia di credere, vieni a scoprire che la Resurrezione

è la speranza che ci rende liberi, è la certezza di chi non muore mai.

 

Canto di festa dell’umanità, per la salvezza nella sua bontà,

festa di un mondo che non morirà un mondo di speranza,

nel mistero della vita vivo in Lui…

 

 

 

FUOCO

Atti 2, 1-12 (Pentecoste)

1 Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. 2Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. 3Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, 4e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.

5Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. 6A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 7Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: “Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? 8E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? 9Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, 10della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, 11Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio”. 12Tutti erano stupefatti e perplessi, e si chiedevano l’un l’altro: “Che cosa significa questo?”.

 

Lo Spirito Santo dona coraggio e forza, aiuta a trovare le soluzioni migliori alle difficoltà che si incontrano, ci permette di vivere sempre in comunione con Dio, per essere trasformati dal suo amore e donarlo poi ai fratelli che incontriamo. Per questo insieme lo invochiamo:

 

preghiera allo Spirito (sussidio FOCr)

Non ti chiedo né miracoli né visioni

ma solo la forza necessaria

per portare il tuo fuoco in questo mondo.

Rendimi attento e inventivo

per scegliere al momento giusto

conoscenze ed esperienze

che mi toccano particolarmente.

Rendi più consapevoli le mie scelte

nell’uso del mio tempo,

donandomi di capire ciò che è essenziale.

Ti chiedo la forza, l’autocontrollo e la misura:

perché non mi lasci, semplicemente,

portare dalla vita ma organizzi con sapienza

lo svolgimento della giornata.

Aiutami a far fronte all’immediato

e a riconoscere l’oggi

come il momento decisivo per essere.

Dammi di riconoscere con lucidità

che le difficoltà e i fallimenti della vita

sono occasione di crescita e maturazione.

Fa’ di me un uomo capace di raggiungere

coloro che hanno perso la speranza

e dammi non quello che io desidero

ma solo ciò di cui ho davvero bisogno.

Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi.

Amen

 

 

canto: Invochiamo la tua presenza

Invochiamo la tua presenza vieni Signor.

Invochiamo la tua presenza scendi su di noi.

Vieni Consolatore e dona pace e umiltà.

Acqua viva d’amore questo cuore apriamo a Te.

 

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!

Vieni su noi Maranathà, vieni su noi Spirito!

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi!

Vieni Spirito, vieni Spirito, scendi su di noi,

scendi su di noi.

 

Invochiamo la tua presenza, vieni Signor,

invochiamo la tua presenza scendi su di noi.

Vieni luce dei cuori dona forza e fedeltà.

Fuoco eterno d’amore questa vita offriamo a te.

 

 

VENTO

 

Lo Spirito Santo è un dono d’amore che non sai da dove viene né dove va. E’ difficile da quantificare: quanto è grande? Quanto pesa? Quanto misura? Lo Spirito Santo è come il vento: ci smuove e ci indica la direzione verso il bene. Se ci lasciamo condurre da Lui, ci farà sentire più vicino al Signore, ci solleverà e ci porterà più vicino al cielo. Pensate al vento come piega gli alberi, in particolare quelli più esili e proprio per questo più resistenti al cambiamento; così anche lo Spirito soffia in noi e ci sostiene quando l’amore e la cura ci mettono a dura prova. Non sempre è facile stare nella relazione con gli altri e con Dio, in una relazione di amore sincero e di prossimità.

 

Occorre innanzitutto aprire gli occhi sulla realtà che ci circonda e capire che le difficoltà degli altri ci riguardano, non possono lasciarci indifferenti, tocca a noi fare qualcosa per cambiare in meglio il mondo nel quale viviamo…

 

 

sermig dati ONU

 

Ascoltiamo la testimonianza di due persone che hanno cercato di dare la loro risposta a questa domanda…

 

testimonianza suor Anna Nobili PIF: https://www.youtube.com/watch?v=_6oD-RFbhkI

testimonianza d’Avenia: https://www.youtube.com/watch?v=4QJpSCcLUK8

 

 

BENEDIZIONE

 

  1. Il Signore sia con voi.
  2. E con il tuo spirito.

 

  1. Manda il tuo Spirito, Signore, su questi ragazzi che stanno per iniziare l’avventura del GrEst come animatori ed educatori. Dona loro fiducia in se stessi e in te, fa che si aiutino e sostengano a vicenda e possano, insieme, diventare custodi sensibili e generosi della tua creazione e della vita dei fratelli.
  2. Amen.

 

  1. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di noi e con noi rimanga sempre.
  2. Amen.

 

  1. Con gioia ed entusiasmo, usiamo i doni ricevuti da Dio custodire il mondo creato per noi e servire i fratelli con amore. Andiamo in pace.
  2. Rendiamo grazie a Dio.

 

 

canto finale: Soffierà

Tu sei la prima stella del mattino,

tu sei la nostra grande nostalgia,

tu sei il cielo chiaro dopo la paura,

dopo la paura di esserci perduti,

e tornerà la vita in questo mare.

 

Soffierà, soffierà il vento forte della vita,

soffierà sulle vele e le gonfierà di te! (2 v)

 

Tu sei l’unico volto della pace,

tu sei la speranza nelle nostre mani,

tu sei il vento nuovo sulle nostre ali,

sulle nostre ali soffierà la vita,

e gonfierà le vele per questo mare.

Scuola animatori: anche questo è rispondere a una “chiamata”

Il momento di riflessione vocazionale, all’interno della tre giorni per assistenti di oratorio a Soresina, ha avuto come tema il realizzarsi nella propria vita ed il cercare la felicità.

Per arrivare al dunque, la meditazione proposta ha preso spunto dal mondo del lavoro e dalle sue professioni.

Il centinaio di ragazzi delle superiori che hanno preso parte alla meditazione hanno dimostrato interesse e coinvolgimento, nonostante la giornata intensa appena trascorsa.

Ecco il testo della proposta. La foto si riferisce invece alla “prima” dello spettacolo finale messo in scena dagli animatori stessi.

Momento di riflessione vocazionale

Scuola animatori – Giochiamoci i talenti 4

I nostri progetti e i progetti di Dio: il salto qualitativo che porta dalla realizzazione alla felicità.

Fase 1: facciamoci guidare dal Vangelo. Matteo 25,14-30

14 Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 17 Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18 Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19 Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 21 Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 22 Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. 23 Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 24 Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. 26 Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. 28 Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29 Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.30 E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.

Cerchiamo di capire come è possibile, oggi, far fruttare i propri talenti.

Ti verrà data, a caso, una scheda riguardante una professione. Prova un po’ a valutarla (con un numero da 1 a 10) secondo i seguenti parametri e prova a fare una media aritmetica del tuo grado di “soddisfazione” per questo tipo di professione (basta fare la somma diviso 10, che è il numero di parametri).

  1. Compatibilità con i tuoi talenti e le tue attitudini
  2. Possibilità di crescita professionale
  3. Possibilità di crescita umana
  4. “Visibilità” sociale / esposizione ai media
  5. Soddisfazione economica
  6. Livello di stress considerato accettabile
  7. Possibilità di operare secondo certi princìpi etici, senza danneggiare nessuno e, anzi, magari facendo del bene
  8. Grado di utilità che può apportare alla collettività / bene comune
  9. Possibilità di instauravi rapporti di amicizia
  10. Relazione tra il grado di impegno richiesto e la soddisfazione derivante da un buon lavoro realizzato

A quale di questi “parametri” attribuiresti un’importanza maggiore (max 3)?

Ora prova a progettare tu stesso, sul retro del foglio, per quanto ti è possibile, la “professione” dei tuoi sogni, facendo anche qualche piccola concessione all’utopia, se necessario, ma cercando il più possibile di rimanere entro un certo grado di realismo.

 

Nome professione:

  • Descrizione attività

 

 

  • Cosa fa

 

 

  • Competenze tecniche 

 

 

 

  • Competenze trasversali 

 

 

  • Caratteristiche personali e attitudini

 

Fino ad ora sei stato tu a progettare, e senz’altro lo hai fatto con tutte le informazioni di cui disponi riguardo a te stesso

Hai mai pensato che il “progetto della tua vita” possa risultare ancora migliore, grazie a Qualcuno che ti conosce ancora meglio?

Progettare la propria vita è giusto, non si può affidarsi all’improvvisazione. E questo fa di te una persona responsabile. Ma c’è un passo successivo, che può fare di te una persona saggia e, in definitiva, felice.

Cosa succederebbe se Dio ti chiedesse di fare un “salto di qualità”? Fino a che punto saresti disposto a metterti in gioco?

Forse, il Signore potrebbe chiederti qualche rinuncia, per darti, in cambio, altri doni. Prova a completare:

Rinuncia Guadagno
Pieno controllo sul tuo futuro  
  Una “famiglia allargata” trovata sul campo
La diretta attribuzione di meriti e successi  
  Un tempo fatto fruttare e ricco ogni aspettativa
Un conto in banca a sei zeri  

E’ vero, potresti dire: “Per ora non corriamo troppo, limitiamoci a progetti più “normali”. D’accordo, ma in questi progetti non scordare mai di dedicare un posto a Dio. Solo così l’”impasto” della tua vita garantirà una riuscita ottimale.

 

Scuola animatori 2016:”Animazione” e Vocazione” possono anche far rima

Conterrà anche un momento vocazionale il tradizionale appuntamento della “Scuola animatori” diocesana di fine agosto, rivolto ai ragazzi delle superiori, che si terrà a Soresina. Riportiamo tutte le informazioni del caso dal sito della Federazione Oratori.

Riproponiamo l’ormai consueta “Scuola animatori di Oratorio” orientata a ragazzi delle superiori desiderosi di approfondire le competenze e la passione del servizio in Oratorio, oltre il Grest e nelle dinamiche dell’anno.

Verrà bissata la location: all’Oratorio Sirino di Soresina, secondo il doppio modulo classico:
•corso “avanzato” per quanti hanno vissuto l’esperienza l’anno precedente: da giovedì 25 agosto dalle ore 19 a sabato 27 agosto alle ore 16.
•corso “principianti” per chi è alla prima esperienza: da venerdì 26 agosto dalle ore 8.30 a sabato 27 agosto alle ore 16.

L’iniziativa, in stretta collaborazione con la Parrocchia di Soresina, è molto utile per far crescere nei ragazzi alcune competenze di metodo e verificare le motivazioni alla presenza in Oratorio. In particolare le sessioni di lavoro comprenderanno:
• un focus sull’Oratorio Locandina Scuola Animatori 2016
• lo stile educativo e l’anima dell’animazione oratoriana
• l’animazione di serate e gruppi
• la competenza dei linguaggi e degli strumenti
• il primo soccorso in Oratorio
• l’animazione in contesti particolari: la piscina

Centrale sarà anche il confronto sul capitolo “vocazionale” dell’animazione in Oratorio, con il contributo di don Davide Schiavon, nuovo responsabile del servizio vocazionale della diocesi.

Scaricate il modulo per l’iscrizione su www.focr.it , da rispedire via fax o mail allo 0372 25336 / segreteria@focr.it.

Costo di iscrizione: 10 euro a partecipante.

Si raccomanda la puntualità sugli orari e, se appena possibile, la partecipazione a tutto il periodo sia per il corso avanzato che per quello principianti.