Le proposte del Cdv per giovani in ricerca

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Tra le novità gli incontri di “provocazione vocazionale” per adolescenti e 18/30enni

(Dal sito della diocesi)

Trovare la propria strada con a fianco una guida: questo si propone il Centro diocesano vocazioni (CDV) di Cremona che, coordinato da don Davide Schiavon, ha preordinato per il nuovo anno pastorale un ricco ventaglio di proposte.

«Quanto offriamo – spiega don Schiavon – è teso a facilitare ciò che Dio già mette in moto, a far crescere semi che Dio ha già posto, insomma a stimolare la riflessione, ad accendere una luce che già esiste».

Così, con discrezione, il Centro si pone al servizio di parrocchie, educatori, valorizzando ciò che in questo ambito già funziona e organizzando nuove attività.

L’anno pastorale in apertura, nei prossimi mesi, sarà segnato dalle fasi finali del Sinodo dei giovani e quindi il CDV fungerà da supporto all’area della pastorale giovanile tenuto conto che il Sinodo avrà già in sé una spiccata componente vocazionale.

Nello stesso tempo, però, non si intende rinunciare a proprie e specifiche proposte che, per non appesantire ulteriormente un anno pastorale già intenso, saranno più che altro modellate su richieste specifiche di singole parrocchie, unità o zone pastorali, con ampia possibilità di personalizzazione, sia per i luoghi, che per i contenuti. Tra elementi di continuità e alcune novità.

Questo variegato cartellone di proposte non esaurisce naturalmente l’offerta del CDV, che comprende ampie possibilità di personalizzazione. In tal senso c’è piena disponibilità da parte dell’équipe diocesana del CDV composta, oltre che da don Schiavon anche da padre Giorgio Peracchi (Cappuccini), suor Stefania Peri (Adoratrici), don Daniele Rossi, don Paolo Arienti (incaricato diocesano di Pastorale giovanile).

 

Elementi di continuità

  • Incontri comunitari su misura. L’équipe diocesana del CDV anche quest’anno si mette a disposizione per:
    1. incontri di catechesi
    2. interventi durante le Messe domenicali (anche al difuori, anzi, meglio se al di fuori di occasioni canoniche come la giornata del Seminario o delle vocazioni).
    3. ritiri di Avvento e Quaresima, in cui si desideri proporre anche un accento vocazionale
    4. campi parrocchiali, invernali o estivi, feste varie parrocchiali in cui si voglia inserire un momento vocazionale
    5. un pomeriggio (magari di domenica) in cui si vogliano radunare bambini e ragazzi e ci sia la possibilità di ritagliare un momento vocazionale
    6. per gli adulti (rosarianti, fortes in fide, persone sensibili al tema vocazionale): disponibilità ad essere presenti per Rosari, momenti di preghiera, adorazioni, per tenere desta l’attenzione vocazionale
  • Incontri a tu per tu: contatto diretto con giovani che si siano dimostrati particolarmente sensibili e recettivi a un discorso cristiano più intenso
  • Sito internet: come messaggio direttamente fruibile dai ragazzi c’è il sito www.vocazionicremona.it, contenente varie sezioni per aiutare i giovani a capire meglio le dinamiche della vocazione attraverso:
    1. la descrizione dei segnali, dei dubbi, delle domande e delle possibili risposte che si affacciano durante una possibile chiamata da parte del Signore.
    2. brochure scaricabili, distinte per categorie (medie, superiori, diciottenni, universitari, lavoratori, vocazioni al femminile), che si possono stampare e distribuire in oratorio, per offrire concreti spunti di riflessione su come decodificare i segnali che Dio ci manda.
    3. la presenza di brani biblici, video di testimonianze vocazionali, spunti per una lettura personale in merito alla vocazione.
    4. l’elenco di tutte le iniziative e gli eventi già realizzati finora in diocesi e di quelli in preparazione.
    5. la possibilità di interloquire privatamente, via mail, con i componenti dell’équipe vocazionale.
    6. la possibilità di scaricare sussidi e schede di taglio vocazionale per la catechesi, sempre distinti in base alle varie fasce di utenza, da utilizzare direttamente in parrocchia
    7. tutti i suddetti contenuti del sito sono raggruppati (e scaricabili) in un unico file PDF, una sorta di vademecum vocazionale liberamente scaricabile.

 

Elementi di novità: incontri di “provocazione vocazionale”

Quest’anno il CDV per le fasce di età degli adolescenti (14-17) e dei giovani (18-30 anni) intende proporre un modello di incontro, proposto a ragazzi di singole parrocchie, o unità pastorali, o zone, volutamente pensato per “smuovere le acque” a livello esistenziale e vocazionale. Si tratta cioè di un modulo di circa un’ora e un quarto in cui un personaggio esterno (un membro dell’équipe diocesana del CDV, coadiuvato dal sacerdote o da figure di religiosi o catechisti ospitanti), mediante la somministrazione di una sorta di test / questionario (prima fase), mette un po’ in crisi certezze troppo a buon mercato o stili di vita eccessivamente comodi e rinunciatari, per far percepire chiaramente la mancanza di una dimensione più elevata, quella del Vangelo, che viene brevemente illustrata (seconda fase), salvo poi rimandare eventuali dubbi e approfondimenti a colloqui personali con le figure adulte presenti (terza fase), che sapranno anche indirizzare i singoli attraverso proposte personalizzate per continuare da soli (o comunitariamente) il cammino (prosieguo). Una versione un po’ più elaborata può comprendere una suddivisione in 5 fasi, il che non comporta comunque un allungamento dell’incontro.

Questa proposta, volutamente un po’ fuori dagli schemi e, a tratti, provocatoria, si pone l’obiettivo di aiutare a “rompere gli indugi” che di solito bloccano il giovane impedendogli di intraprendere un serio e deciso cammino di fede. Il fatto che il messaggio provenga da figure esterne può aiutare ad accentuarne il carattere di “rottura”, mentre la fase del prosieguo può essere concordata e gestita più utilmente dalle figure educative in loco.

Scopo di questo tipo di incontro, infatti, non è di sottrarre la persona alla cura pastorale locale, ma, semplicemente, di attivare il più possibile una sensibilità religiosa, da riconsegnare, poi, per la sua coltivazione “giornaliera”, proprio alla comunità locale.

Lo schema-base è in fase di elaborazione, ma, naturalmente, del tutto passibile di modifiche e adattamenti, in base alle esigenze locali.