Giornata del Seminario: Chiamati, mandati!

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La Comunità dei Seminaristi al completo, di seguito il messaggio scritto per l’occasione dal vescovo Antonio Napolioni

In un anno pastorale dedicato particolarmente all’ascolto dei giovani è bello celebrare l’annuale giornata del Seminario in questa luce. Riascoltiamo le parole di Papa Francesco quando, scrivendo a tutti i giovani il 13 gennaio 2017, in vista del Sinodo dei Vescovi, si chiedeva: “Quando Dio disse ad Abramo «Vattene», che cosa voleva dirgli? Non certamente di fuggire dai suoi o dal mondo. Il suo fu un forte invito, una vocazione, affinché lasciasse tutto e andasse verso una terra nuova”. In questa giornata particolare vorrei fare attenta la comunità diocesana su due spunti.

Rispondere insieme

è importante che il Seminario abbia l’attenzione del presbiterio, soprattutto nei suoi momenti significativi, nelle tappe che rendono via via i seminaristi non “giovanotti laureati”, ma pastori secondo il cuore di Dio. Questo cammino sarà possibile solamente attraverso l’ascolto della Parola, la condivisione delle risorse umane e spirituali, l’esperienza pastorale come buona pratica per crescere nell’umanità e nelle relazioni. Chi entra in Seminario “non scappa e non fugge”. Al contrario, diventa consapevole di abitare la storia e il mondo, in un presbiterio col suo Vescovo, il cui cuore batte in sintonia col sentire della Chiesa universale.

Se un giovane, oggi, vuole compiere una scelta non la compie da solo. Ha bisogno di fratelli e sorelle che lo aiutino, prima, a fare il passo e, dopo l’ordinazione, ha ancora più bisogno di un presbiterio che condivida e sostenga quella scelta, la aiuti fraternamente a crescere, infondendo coraggio, con una buona dose di amicizia.

Essere autentici

Invito i seminaristi a essere liberi, accoglienti, gioiosi, autentici. Capaci di rapporti umani veri. Invito la comunità diocesana a pregare per questo. La nostra Chiesa ha bisogno di giovani, oggi, capaci di compiere il loro cammino in spirito di fraternità perché siano, domani, preti che profumano di autentica bellezza, quella di Gesù di Nazareth. Voi non vi siete scelti, non avete scelto i vostri educatori e i vostri compagni di viaggio. Eppure siete chiamati ad abitare il Seminario, la vostra casa, da fratelli, pur nella diversità delle idee, dei caratteri e delle storie. Abituatevi a pregare, pensare, agire e verificarvi insieme. In modo sinodale. E, poi, non perdete questa buona abitudine.

L’augurio che la nostra Chiesa vi fa – insieme all’invito a tutti i giovani perché dicano “sì” al Signore della vita – è che non sopprimiate mai il desiderio di camminare, di formarvi e imparare. Non vi chiedo di essere perfetti, ma giovani che non si siedono, camminano in umiltà, sono consapevoli che è necessario e bello farsi accompagnare.

In quest’ottica di speranza e facendo la nostra parte con serietà, sappiamo che Dio non farà mancare pastori secondo il suo cuore. Sapendo, al contempo, che non dovranno mancare giovani generosi che dicano “Eccomi” con la loro freschezza e semplicità. Per questo preghiamo, accompagniamo il Seminario, viviamo con stupore la grande gioia del Vangelo.

+ Antonio Napolioni, vescovo

Locandina della Giornata