Il Seminario a casa del vescovo Antonio

I futuri sacerdoti hanno trascorse le tradizionali vacanze comunitarie nei luoghi dove è nato e cresciuto mons. Napolioni: Pievebovigliana, Camerino, San Severino Marche
image_pdfimage_print

Sono state le Marche la meta della tradizionale vacanza estiva della comunità del Seminario ad inizio del mese di agosto. I futuri sacerdoti, accompagnati dal vescovo Antonio e dagli educatori don Trevisi, don Margini e don D’Agostino, sono partiti da Cremona giovedì 4 alla volta di Pievebovigliana, piccola località nel cuore dell’entroterra marchigiano, luogo d’origine della famiglia di mons. Napolioni. La prima giornata è stata caratterizzata proprio dalla visita all’antico borgo e, in particolare, alla pieve, che conserva un’antica cripta romanica risalente al dodicesimo secolo.

Nelle giornate successive i seminaristi e  formatori hanno potuto apprezzare le bellezze artistiche e paesaggistiche delle colline marchigiane. La città di Camerino con la cattedrale, il palazzo ducale, la chiesa di San Venanzio, la città di San Severino, le Grotte di Frasassi sono state solo alcune delle tante località visitate nel corso della settimana di vacanza. Proprio a San Severino mons. Napolioni ha presieduto domenica 7 agosto una celebrazione eucaristica insieme alla comunità parrocchiale che ha servito fino al gennaio scorso. Non sono mancate inoltre delle uscite sui monti Sibillini: dopo qualche ora di cammino sono state raggiunte le cime del monte Bove e del monte Porche, dove si è potuto gustare dall’alto la bellezza del paesaggio.

Le giornate sono anche state caratterizzate da alcuni momenti di preghiera e di spiritualità. Da sottolineare l’incontro e la preghiera serale con la comunità monastica delle Sorelle povere di Santa Chiara a San Severino Marche o la mattinata di ritiro presso il santuario di Macereto: tutte occasioni preziose per tornare a riflettere sulla chiamata alla sequela del Signore Gesù sulla via del sacerdozio.

La vacanza è terminata con la Messa solenne insieme alla comunità delle clarisse di San Severino nel giorno della festa di Santa Chiara, fondatrice dell’ordine. In questa occasione mons. Napolioni ha richiamato nella sua omelia la “chiarezza” di Santa Chiara, additandola come modello di autentica vita cristiana.

Questi giorni di risposo, ma anche di conoscenza delle bellezze artistiche e paesaggistiche di questo lembo di Italia hanno permesso ai seminaristi di rinsaldare ancora di più il legame con il vescovo Antonio, andando alla scoperta delle sue origini, dei luoghi e delle comunità che lo hanno visto ragazzo prima e giovane prete poi.

Photogallery della vacanza