Adorazione cittadina degli adolescenti della città col vescovo Antonio

Giovedì 5 maggio in Seminario la preghiera che ha chiuso l'anno catechistico e che ha aperto la preparazione immediata del Grest
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«Spero che i vostri don non vi abbiano invitato all’appuntamento di stasera dicendovi: andiamo a fare l’Adorazione Vocazionale Cittadina. Per di più in Seminario. Sa di trappola, sareste scappati tutti».  E invece no. Non sono scappati gli adolescenti della Città. Oltre sessanta ragazzi e ragazze degli oratori cittadini che  prima di intraprendere l’esperienza estiva del Grest, al termine del cammino di catechesi durato tutto l’anno, hanno sostato in preghiera davanti all’Eucaristia.

Parole che escono dagli schemi quelle pronunciate del vescovo Antonio. Un dialogo appassionato, ricco di pro-vocazioni.  In primo luogo ha invitato i ragazzi a prendere consapevolezza che anche loro “sono” la città. Una città che non ha nulla da invidiare alle altre, nella quale è possibile costruire relazioni autentiche e coinvolgenti.  Il Vescovo ha poi suggerito ai giovani di riflettere sul termine “vocazionale”. Anche nella città di Cremona c’è una “voce” in circolo, quella del Signore che chiama. Che non ha lo superficialità  delle chiacchiere ma lo spessore dell’Amore vero. La vera adorazione è quella del Signore nei nostri confronti. Egli si muove liberamente nella nostra città e incontrandoci ci dice: «Ti adoro!». Non è mancata nella serata la testimonianza vocazionale di un seminarista, nonché il tempo per un confronto personale con uno dei diversi sacerdoti presenti.

Quello di giovedì 5 maggio è stato il secondo appuntamento di preghiera per gli adolescenti in compagnia di mons. Napolioni. Il primo aveva aperto il cammino quaresimale con la via crucis dalla casa circondariale di via Cà del ferro. Desideri di condivisione che dicono la bellezza della comunione ecclesiale.  Alla scoperta della propria vocazione nelle pieghe della storia  e della nostra società.

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