In cammino dalla Casa dell’Accoglienza alla Chiesa Maggiore
G = Guida
L = Lettore
C = Cantore
T = Tutti
PRIMA STAZIONE: ALLA CASA DELL’ACCOGLIENZA
G Benedetto sei tu, o Padre:
tu solo hai compiuto grandi meraviglie. (cfr. Sal 136,4)
T Il tuo amore è per sempre.
G Benedetto sei tu, Figlio unigenito:
ci hai liberati dai nostri peccati con il tuo sangue. (cfr. Ap 1,5)
T Il tuo amore è per sempre.
G Benedetto sei tu, Spirito Santo,
consolatore dell’anima, dolcissimo sollievo. (cfr. Sequenza Pentecoste)
T Il tuo amore è per sempre.
G Nella tradizione ecclesiale penitenza, conversione e preghiera vanno sempre accompagnate dalla carità, carità verso i fratelli all’interno della comunità e carità verso tutti. In quest’anno giubilare, celebrati da poco i 50 anni della Caritas Cremonese, vogliamo prenderci cura e rilanciare questa casa di accoglienza e di opere di carità, perché a 37 anni dalla sua apertura sia rinnovata e possa continuare a essere un segno della attenzione all’altro della Chiesa Cremonese. Per questo partiamo da qui per incamminarci verso la Cattedrale.
L Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinti (12,31.13,13)
Fratelli, cercate di avere i doni migliori. Ora vi insegno qual è la via migliore: ci sono tre cose che non svaniranno: fede, speranza, amore. Ma più grande di tutte è l’amore.
C Mentre raccogliamo la nostra offerta per la casa dell’accoglienza, invochiamo il dono dell’amore reciproco.
Si intona Dov’è carità e amore; oppure Amatevi fratelli oppure l’Inno alla carità o qualche altro canto adatto.
G Andiamo in pace incontro al Signore.
IN CAMMINO
Ci si avvia verso la Cattedrale attraversando piazza Lodi, via S. Tomaso via Mercatello, Largo Boccaccino, piazza del Comune (attenzione alle barriere e ai plateatici). Si può aprire il cammino con la croce pregando insieme, oppure in silenzio, lasciando ai partecipanti di utilizzare personalmente i testi suggeriti. Passare in centro città può essere un significativo richiamo all’anno giubilare e il silenzio della preghiera una testimonianza.
POLISALMO
Rit. Spero nel Signore e aspetto sulla sua parola.
Salmo 9, 19
Perché il misero non sarà mai dimenticato, *
la speranza dei poveri non sarà mai delusa.
Salmo 25, 5
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, †
perché sei tu il Dio della mia salvezza; *
io spero in te tutto il giorno.
Salmo 31, 25
Siate forti, rendete saldo il vostro cuore, *
voi tutti che sperate nel Signore.
Salmo 39, 8
Ora, che potrei attendere, Signore? *
È in te la mia speranza.
Salmo 52, 11
Voglio renderti grazie in eterno per quanto hai operato; †
spero nel tuo nome, perché è buono, *
davanti ai tuoi fedeli.
Salmo 62, 6
Solo in Dio riposa l’anima mia: *
da lui la mia speranza.
Salmo 64, 11
Il giusto gioirà nel Signore †
e riporrà in lui la sua speranza: *
si glorieranno tutti i retti di cuore.
Salmo 71, 5.13
Sei tu, mio Signore, la mia speranza, *
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Io continuo a sperare; *
moltiplicherò le tue lodi.
Salmo 119, 43
Non togliere dalla mia bocca la parola vera, *
perché spero nei tuoi giudizi.
Salmo 119, 49
Ricordati della parola detta al tuo servo, *
con la quale mi hai dato speranza.
Salmo 119, 81
Mi consumo nell’attesa della tua salvezza, *
spero nella tua parola.
Salmo 119, 116
Sostienimi secondo la tua promessa e avrò vita, *
non deludere la mia speranza.
PREGHIERA DEL GIUBILEO
Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato
nel tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità,
effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo,
ridestino in noi la beata speranza
per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi
in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa
dei cieli nuovi e della terra nuova,
quando, vinte le potenze del Male,
si manifesterà per sempre la tua gloria.
La grazia del Giubileo
ravvivi in noi Pellegrini di Speranza
l’anelito verso i beni celesti
e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace
del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno
sia lode e gloria nei secoli.
Amen.
LITANIE DELLA CHIESA CREMONESE
G Kyrie eleison
T Kyrie eleison
G Christe eleison
T Christe eleison
G Kyrie eleison
T Kyrie eleison
G Santa Maria, Madre di Dio
T prega per noi
G Santa Maria, fonte della nostra gioia
T prega per noi
G Santa Maria, Madre di misericordia
T prega per noi
G Michele, grande angelo delle lotte per Dio
T prega per noi
G Voi tutti Angeli di Dio
T pregate per noi
Patriarchi e profeti
G Giovanni Battista voce e amico dello Sposo
T prega per noi
G Giuseppe, padre di Gesù secondo la Legge
T prega per noi
G Voi tutti che avete unito antica e nuova alleanza
T pregate per noi
Apostoli, discepoli e martiri
G Pietro, roccia della Chiesa
T prega per noi
G Paolo, apostolo delle genti
T prega per noi
G Tutti voi apostoli, che avete udito e visto il Verbo della vita
T pregate per noi
G Stefano, primo dei martiri
T prega per noi
G Marcellino e Pietro, martiri della Chiesa Romana
T pregate per noi
G Voi tutti martiri, che avete vinto il mondo
T pregate per noi
Vescovi e dottori
G Ambrogio, luce di sapienza e difensore della fede
T prega per noi
G Imerio, eremita strappato al silenzio
T prega per noi
G Alberto Quadrelli, restauratore della Chiesa di Lodi
T prega per noi
Sacerdoti e religiosi
G Eusebio, monaco integro e austero
T prega per noi
G Antonio Maria Zaccaria, predicatore forte come Paolo
T prega per noi
G Paola Elisabetta Cerioli, madre amorevole degli orfani
T prega per noi
G Vincenzo Grossi, educatore saggio dei giovani
T prega per noi
G Francesco Spinelli, la tua forza è il Pane eucaristico
T prega per noi
G Arsenio da Trigolo, umile nelle traversie della vita
T prega per noi
G Enrico Rebuschini, servo dei deboli e dei malati
T prega per noi
G Stefana Quinzani, discepola della sapienza della croce
T prega per noi
Laici
G Omobono, padre dei poveri
T prega per noi
G Facio pellegrino sulle vie di Dio
T prega per noi
G Alberto da Villa d’Ogna, umiliato da ricchi e potenti
T prega per noi
G Voi tutti, giusti della terra
T pregate per noi
G Voi tutti, puri d’Israele
T pregate per noi
G Voi tutti, santi e sante delle Chiese
T pregate per noi
Conclusione
G Cristo ascoltaci
T Cristo ascoltaci
G Cristo esaudiscici
T Cristo esaudiscici
SECONDA STAZIONE: ALLA CATTEDRALE
Prima tappa: al Battistero
Memoria del Battesimo
Davanti al Battistero, o meglio al suo interno disponendosi attorno alla cisterna battesimale, la Guida asperge i presenti dicendo:
G Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest’acqua benedetta,
il ricordo della mia rinascita in Cristo, morto e risorto,
e del nostro ingresso nella tua famiglia che è la Chiesa.
Si può cantare un breve ritornello o antifona battesimale: ad es. Ecco l’acqua che sgorga o Un solo Signore, una sola fede. Quindi si va davanti alla porta della Cattedrale.
Seconda tappa: alla porta della Cattedrale
Dice Gesù: «Io sono la porta delle pecore»
Arrivati davanti alla Cattedrale dal portone centrale se aperto o da una delle porte laterali della facciata principale. Si recita il salmo 121, il salmo del pellegrino che sale al tempio di Gerusalemme, la preghiera del cristiano che nell’edificio chiesa vede il segno della città celeste, la Gerusalemme del cielo.
SALMO 121 Saluto alla città santa di Gerusalemme
Voi vi siete accostati al monte Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste (Eb 12, 22).
Quale gioia, quando mi dissero: *
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano *
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita *
come città salda e compatta.
Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †
secondo la legge di Israele, *
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio, *
i seggi della casa di Davide.
Domandate pace per Gerusalemme: *
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura, *
sicurezza nei tuoi baluardi.
Per i miei fratelli e i miei amici *
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio, *
chiederò per te il bene.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Terza tappa: In mezzo alla navata centrale
La storia della salvezza
Ora andate in mezzo alla navata centrale. In Cattedrale chi ci ha preceduto ha voluto raffigurare una sintesi di tutta la storia della salvezza. Osservate gli affreschi con il ciclo di Cristo e di Maria: dalla fascia alla vostra sinistra (spalle al portone), passate poi alla destra; quindi girate verso il portone e contemplate un momento il mistero pasquale: la crocifissione, la sepoltura e la risurrezione di Gesù.
G Alziamo lo sguardo a Cristo in trono, in alto nell’abside, circondato dai simboli degli evangelisti e dai nostri patroni, Imerio, Omobono, Marcellino e Pietro. In uno sguardo solo abbracciate il Cristo glorioso con il grande quadro che raffigura l’assunzione al cielo di Maria. Cristo, uomo nuovo, e Maria, la nuova Eva, sono segno del progetto di vita eterna che Dio ha in serbo per tutta l’umanità. Riassumiamo la storia della salvezza, recitando il Simbolo detto degli Apostoli:
T Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra.
E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto,
discese agli inferi, il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
Andate davanti il presbiterio.
Arrivati davanti all’altare, salutatelo con un inchino poiché è segno di Gesù, pietra angolare sulla quale si costruisce la comunità dei cristiani.
Quarta tappa: davanti all’altare
In Cristo stiamo saldi nella speranza
G Osservate: l’altare di marmo e bronzo, segno di Cristo sacerdote e vittima; l’ambone, segno di Cristo Parola eterna di Dio. Un po’ più in alto c’è la cattedra episcopale, simbolo del Cristo maestro, capo e pastore. Mettiamoci in ascolto della sua parola.
L Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (Rm 5,2-5)
Fratelli, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo abbiamo, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Quindi si dice la Preghiera del Signore:
T Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti,
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci abbandonare alla tentazione, ma liberaci dal male.
Amen.
Quinta tappa: alla Cappella della Madonna del Popolo
Ave, o Croce, unica speranza del mondo! – Salve, Regina, speranza nostra!
Andate all’abside a sinistra dell’altare maggiore. All’ingresso della Cappella della Madonna del Popolo.
G Questa è la croce davanti alla quale, secondo la tradizione, S. Omobono pregava e morì. Salutiamo pregando (con il canto) questo segno di amore e di speranza di salvezza.
Così pregate con questo antico inno o un altro canto alla croce:
I vessilli del Re avanzano;
risplende il mistero della Croce,
al cui patibolo il creatore della carne
con la propria carne fu appeso.
Salve, o Croce, unica speranza!
Per la gloria della tua vittoria
ai fedeli accresci la grazia,
ai peccatori cancella le colpe.
Te, Trinità, fonte di salvezza,
esalti ogni vivente:
quanti salva il mistero della croce,
proteggili per l’eternità. Amen.
Oppure
Vexìlla Regis pròdeunt;
fulget Crucis mistèrium,
qua vita mortem pèrtulit,
et morte vitam rèddidit.
O crux, ave, spes unica!
In hac triumphi gloria
piis adauge gràtiam,
reisque dele crìmina.
Te, fons salutis, Trinitas
collaudet omnis spiritus;
quos per crucis mysterium
salvas, fove per saecula. Amen.
Entrate nella Cappella fino in fondo, davanti al suo altare, senza disturbare chi si sta preparando alla confessione.
G La nostra Cattedrale è intitolata a santa Maria e la festa principale della Cattedrale è il 15 di agosto, solennità dell’Assunzione. Riuniti ai piedi della statua della Vergine, salutiamola con la preghiera (con il canto):
T Salve, Regina, Madre di misericordia;
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!
Sesta tappa: alla Cappella del SS. Sacramento
«Ecco il pane dei pellegrini»
Uscite dalla Cappella della Madonna, ripassate davanti all’altare e andate alla Cappella del SS. Sacramento. È quella a destra dell’altare maggiore.
G Questo altare è riservato alla custodia dell’Eucaristia. Viene conservata per portarla come viatico ai morenti e ai fratelli malati e anziani, assenti alla Messa. Così, nel frattempo, possiamo adorarla. Mettiamoci in ginocchio e pregiamo silenzio.
Al termine della preghiera personale si può recitare insieme l’ultima parte della Sequenza della festa del Corpus Domini, oppure intonare un canto eucaristico.
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell’agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
Si conclude con la preghiera per il Papa, il Vescovo e tutta la Chiesa:
G Dio, creatore e Padre,
che riunisci i dispersi e li custodisci nell’unità,
proteggi il papa Francesco e il nostro vescovo Antonio,
e guarda con bontà il gregge del tuo Figlio,
perché quanti sono consacrati da un solo Battesimo
formino una sola famiglia
nel vincolo dell’amore e della vera fede.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Conclusione
Termina la preghiera lodando il Padre e facendo il segno della croce:
G Gloria a te, Signore, che perdoni le colpe
e guarisci le nostre infermità.
T Eterna è la tua misericordia.
G Gloria a te, Signore, misericordioso e pietoso,
lento all’ira e grande nell’amore.
T Eterna è la tua misericordia.
G Gloria a te, Signore,
Tenero Padre verso tutti i tuoi figli.
T Eterna è la tua misericordia.
Per l’acquisto dell’indulgenza è necessario confessarsi e fare la Comunione o prima o dopo la visita alla Cattedrale.