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Corsi in preparazione al matrimonio: bilancio e prospettive

Le coppie e i sacerdoti che accompagnano gli itinerari in preparazione al matrimonio si sono incontrati sabato 30 settembre al Centro pastorale diocesano di Cremona per un pomeriggio di lavoro insieme.

L’incontro è iniziato con un momento di preghiera che si è così aperto: “Sia la Parola del Signore ad orientare i nostri pensieri e la nostra vita, chiamati ad un servizio, inviati per una missione”. A sottolineare la dimensione vocazionale del servizio di queste equipe e al tempo stesso a porlo nell’ottica missionaria di quest’anno pastorale. Sono stati quindi letti per la riflessione individuale alcuni brani tratti dalla catechesi di Papa Francesco dai quali emergeva il grande valore del fidanzamento come periodo di cammino per imparare ad amarsi in modo definitivo, cogliendo il significato ed il valore di una scelta che impegna e che chiede di essere fatta con calma e affiancati da persone che sappiano dare una testimonianza serena della vita matrimoniale.

Roberto Dainesi, incaricato diocesano per la Pastorale famigliare insieme alla moglie Maria Grazia, ha poi fatto una panoramica diocesana relativa agli itinerari per i fidanzati, sottolineando le prospettive legate alla nuova divisione in 5 zone pastorali e sintetizzando quanto raccolto dagli incontri avuti nelle zone con coppie e sacerdoti. È stata evidenziata la ricchezza di varietà di esperienze e la contemporanea necessità di sentirci parte di un cammino comune che ha alcuni tratti condivisi.

Il coinvolgimento di tutti è poi proseguito quando ciascuno è stato chiamato a contribuire al lavoro scrivendo su foglietti colorati la risposta ad alcune domande relative ai corsi seguiti in modo che il lavoro fatto dalle varie equipe, i loro desideri, i loro vissuti belli o faticosi, ma anche i loro piccoli fallimenti potessero diventare patrimonio utile a tutti.

Il pomeriggio è continuato con i lavori di gruppo in cui i partecipanti si sono confrontati su alcuni passi di Amoris Laetitia, perché ciascuno si appropriasse sempre di più dello stile che propone e condividesse con gli altri atteggiamenti e attività che hanno maggiormente aiutato nel rendere concrete le indicazioni contenute nella esortazione. Il confronto vivo, legato alla propria esperienza, è confluito nella assemblea in cui ogni gruppo ha condiviso parole chiave che sintetizzassero le caratteristiche che dovrebbero avere degli itinerari. Accoglienza, umiltà, relazioni, testimonianza, concretezza, gioia, sorpresa, stanza calda, porta aperta sono alcune delle parole emerse che evidenziano lo stile che si vorrebbe avere mentre fede, sacramento, grazia, scelta, perdono mettono in luce alcuni dei contenuti cui dare più risalto.

L’incontro si è concluso con la proiezione di alcune interviste a giovani che hanno frequentato nello scorso hanno gli itinerari: invito concreto ad essere attenti alla ricchezza della storia di ciascuno, alla sua specificità e anche a saperci fare interrogare da quanti incontriamo.