1

Gli affreschi del Campi tornano a splendere nella chiesa di San Bassiano (GALLERY)

Fervono i lavori di restauro delle 11 campate affrescate da Bernardino Campi all’interno della chiesa di San Bassiano a Pizzighettone.

Photogallery

Di insediamento antico (sono state rinvenute tracce di muratura tardo romaniche e paleocristiane; il 1158 invece è la data a cui si fa risalire l’edificazione della chiesa secondo l’attuale schema basilicale a tre navate con abside ad opera di profughi lodigiani), la chiesa è stata interessata da numerosi interventi che, tra la fine del Quattrocento e il Cinquecento, hanno assunto una notevole portata con la rivisitazione sia dell’esterno che dell’interno della Chiesa. All’interno, spiccano i lavori eseguiti dal Campi intorno al 1540. Sono del Campi la controfacciata e le immagini dei profeti che affrescano le 11 campate della navata centrale. Proprio queste sono oggetto del restauro partito a febbraio e di cui si stima il completamento non prima della primavera 2020.

Dei “lavori in corso” in dettaglio è il parroco di Pizzighettone, don Andrea Bastoni, a parlare: «Negli anni scorsi la chiesa è stata interessata da un’importante opera di consolidamento della navata centrale. Dopo questo intervento strutturale, si è scelto di proseguire nella sistemazione della zona centrale per permettere il recupero e la valorizzazione dei tondi cinquecenteschi del Campi raffiguranti i profeti, anche in considerazione del benestare ricevuto dalla Sovrintendenza di Mantova che monitora ogni passaggio dei lavori».

Da febbraio ad oggi sono state restaurate 3 delle 11 campate grazie al lavoro dello Studio Blu Restauri di Cremona e Castel Goffredo. La differenza dopo il lavoro di restauro si fa già notare: i tondi ripuliti permettono di ammirare l’abilità artistica tipica del Campi di caratterizzare i dettagli del corpo e dell’espressione, ma anche di apprezzare i clori degli abiti. Il lavoro di restauro, infatti, è consistito nella completa ripulitura degli affreschi dalla polvere e dalla sporcizia depositate nei secoli e nel reintegro delle parti di colore mancanti.

L’intero lavoro di restauro costerà circa 80mila euro e la Parrocchia, che sta ancora facendo fronte al mutuo accesso per sostenere il precedente intervento, ha avviato una campagna di sensibilizzazione verso la popolazione, invitando privati, associazioni e aziende a farsi carico di una campata. «Fortunatamente la risposta è stata positiva” ha dichiarato don Bastoni «e questo ci lascia ben sperare per il futuro».

Nel futuro della chiesa, in termini di restauri, le opere sono ancora molte. Basti pensare che anche le navate laterali e l’abside avrebbero bisogno di un intervento di consolidamento così come è avvenuto per la navata centrale. Nell’immediato, però, è stato avviato un progetto per restaurare tre formelle in marmo, così da ripristinare alcune parti in marmo mancanti e ripulire le opere, che si trovano all’interno della cappella della Vergine del Rosario. Le formelle raffigurano l’Annunciazione, la Natività e l’Adorazione dei Magi.