La Cattedrale di Cremona vince il bando nazionale per l’adeguamento liturgico

Il progetto riguarderà un adeguamento definitivo di altare, ambone e cattedra del vescovo per un riferimento liturgico da condividere con tutta la diocesì
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«La cattedrale “è il centro della vita liturgica della diocesi” da cui deriva la necessità che le celebrazioni ivi presiedute dal vescovo “siano un esempio per tutta la diocesi”». Così – citando il “Cerimoniale dei Vescovi” – l’Ufficio Liturgico nazionale e l’Ufficio nazionale per i Beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto esprimono la motivazione profonda del bando nazionale per l’adeguamento liturgico delle Cattedrali. Un bando che vede tra le diocesi vincitrici proprio la diocesi di Cremona.

Promosso dagli uffici della Conferenza Episcopale Italiana, il bando pubblicato nel 2018 prevede il co-finanziamento con fondi dell’8xmille di progetti di adeguamento liturgico definitivo per sei Cattedrali sul territorio italiano. L’ufficio diocesano per i Beni culturali e l’edilizia di culto diretto da don Gianluca Gaiardi e l’ufficio Liturgico guidato da don Daniele Piazzi hanno aderito dapprima alla fase regionale del bando che ha visto la szelezione di Cremona tra le tre diocesi lombarde partecipanti; nella seconda fase sono stati poi 6 i progetti vincitori sui 14 presentati: Cremona è tra questi insieme ad Asti, Belluno-Feltre, Montepulciano-Chiusi-Pienza, Sessa Aurunca e Acerenza.

La vittoria del bando consente di accedere dunque ad un contributo fino al 75% della spesa massima ammissibile di 400mila euro per un progetto di adeguamento liturgico che riguarderà l’ambone, l’altare e la cattedra del Vescovo secondo le linee liturgiche indicate dal Concilio Vaticano II. «La finalità del bando – commenta don Gaiardi – è quella di far emergere in particolare l’idea che la Chiesa Madre sia un riferimento per tutta la comunità diocesana per un nuovo stile celebrativo che dal Concilio ha fatto suoi alcuni principi essenziali come la partecipazione dell’assemblea, la lingua italiana, la riforma dei testi liturgici che a breve vedrà anche la pubblicazione del nuovo Messale».

Tra gli aspetti promossi e valutati da bando nazionale anche l’inserimento della chiesa Cattedrale in un contesto storico, sociale, culturale e architettonico: «La preparazione del progetto – si legge ancora nel bando – può costituire un momento fecondo in un’ottica ecclesiale che coinvolga i fedeli in un dialogo con il più ampio contesto urbano e sociale»

«Per questo – prosegue l’incaricato diocesano – abbiamo presentato uno studio di fattibilità con una documentazione che tenesse conto del valore storico artistico della nostra Cattedrale, dei lavori fatti finora per la conservazione e la valorizzazione delle diverse parti dell’edificio e del patrimonio mobile che custodisce, ma anche dell’inserimento del Duomo dentro la città e il territorio diocesano confermato dagli eventi culturali e dalla nascita di un polo museale di cui fanno parte il Museo Verticale del Torrazzo, il Battistero e il nascente Museo Diocesano».

Ora dunque si entra in una nuova fase che partirà dalla promulgazione di un nuovo bando ad hoc per la valutazione di progetti specifici per la Cattedrale di Cremona. A scriverlo saranno gli uffici diocesani in collaborazione con quelli della Conferenza episcopale italiana. I progetti saranno poi valutati da una commissione composta da membri diocesani, delegati regionali, esperti nominati dalla Cei e anche dalla Soprintendenza.

L’idea è quella di un adeguamento definitivo degli elementi centrali per la celebrazione liturgica: l’altare, l’ambone e la Cattedra del vescovo. Elementi oggi poggiati su supporti provvisori che saranno dunque sostituiti, dentro un progetto complessivo che intende anche valorizzare elementi artistici come i bassorilievi dell’Amadeo, oggi poco valorizzati.

L’auspicio è quello di poter presentare il progetto vincente in occasione della Settimana Liturgica Nazionale che nell’agosto 2020 sarà ospitata proprio dalla diocesi di Cremona.