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La mappa dei cantieri che salvano i tesori della diocesi

Tirando le somme, il contributo annuale che arriva dall’8xmille della Cei per le attività diocesane legate ai beni culturali e all’edilizia di culto si aggira attorno al milione di euro. I cantieri aprono e chiudono continuamente in tutte le zone della diocesi.

Tetti, facciate e campanili delle chiese parrocchiali e dei santuari, impianti di sicurezza e videosorveglianza, contributi per l’allestimento dei musei, la manutenzione delle biblioteche, la conservazione degli archivi e ristrutturazione o nuove realizzazioni di oratori (dai fondi per l’edilizia di culto sono arrivati circa 950 mila euro per quello di Castelleone dal 2013 e poco più di 200 mila dal 2014 per quello di Torre de’ Picenardi, mentre a Caravaggio si attendono i contributi per il secondo e terzo lotto di lavori).

«Abbiamo tante opere, tante strutture e tanti edifici – spiega l’incaricato diocesano don Gianluca Gaiardi – e il tema della manutenzione ordinaria e straordinaria di questo patrimonio è molto complesso». In molti casi troppo per l’organizzazione e le risorse delle parrocchie. «Di solito – continua – ci si muove per affrontare le urgenze, mentre occorre un sistema più ordinato di programmazione condiviso con l’Ufficio da parroci, tecnici parrocchiali, consigli per gli affari economici». Così valutazione delle priorità, progetti finanziari, studi di fattibilità saranno al centro degli incontri di formazione che nelle prossime settimane saranno proposti nelle zone ai collaboratori con ruoli di amministrazione negli oratori, nei consigli pastorali e parrocchiali. «Si tratta di porre gli obiettivi pastorali legati a strutture e ambienti ad un piano di sostenibilità economica e amministrativa».
Anche quest’anno la diocesi ha presentato alla Cei una serie di progetti in attesa di approvazione per l’erogazione di contributi dall’8xmille tra cui il restauro conservativo della facciata nord della Cattedrale, dove nel frattempo sono al via il rinnovamento l’impianto di illuminazione (con il contributo anche di Banca di Piacenza e Centropadane)e la ristrutturazione della cappella di Santa Caterina. Nel Santuario di Caravaggio, invece, hanno fatto capolino i ponteggi per il recupero degli affreschi del transetto nord, opere del Cavenaghi e del Moriggia. Anche in Seminario i fondi annuali concorrono alla progettazione di un nuovo allestimento per il Museo e al restauro di opere storiche. Come la «Deposizione» di Calvaert, che sarà presentata domani in Seminario alle 16.30 nel primo incontro del ciclo «Dentro al dipinto 2019».